Non c’era altro risultato possibile se non la vittoria, non c’era altra richiesta da parte dei tifosi, se non quella di vedere una squadra combattiva, che tirasse fuori qualcosa quantomeno dal punto di vista caratteriale, dopo la pessima prestazione di Torre del Greco. Sotto il cielo sereno del Barbera, il Palermo ha giocato però la solita partita piena di amnesie. Questa volta, i problemi nella manovra si sono visti anche a casa propria; non si è vista velocità, non si è vista qualità, ma non sono mancate le occasioni in un primo tempo comunque sufficiente.
Alra espulsione, solite amnesie
Tante potenziali occasioni e molta densità a centrocampo. Livello di qualità basso, molto basso, da parte di entrambe le compagini. La partita è cambiata al 30′, quando Perrotta è stato espulso per intervento killer sul diretto avversario. Non è la prima volta che i rosanero si lasciano andare ad interventi folli, totalmente insensati e in zone del campo che tutto erano fuorchè minacciose. Non è la prima volta, che questa squadra non riesce a contenersi dal punto di vista agonistico; sono già 4 (con quello di questa sera) infatti i cartellini rossi in questa stagione.
0-0 giusto a fine primo tempo
Dopo l’espulsione il Palermo non si è comunque disunito mantenendo un baricentro molto alto. Filippi ha messo dentro Luperini per Fella (sacrificato in virtù dell’uomo in meno) cercando di dare sostanza a centrocampo; i rosanero si sono disposti in campo con un 3-4-2. Proprio l’ex Trapani ha avuto sul piede la palla gol più importante della partita. Sugli sviluppi di un calcio di punizione, il centrocampista rosanero ha raccolto la ribattuta di Nobile, sul bel destro di Valente, e incredibilmente ha calciato alto sopra la traversa. Sarà l’occasione più ghiotta del primo tempo e una delle più imporanti dell’intero match. Lo 0-0, è stato però nel complesso il giusto risultato al termine della prima frazione di gioco.
A tutto Brunori, altra grande prestazione
Il secondo tempo è cominciato con gli ospiti che si sono riversati nella metacampo avversaria alla ricerca del gol del pareggio, forti anche dell’uomo in più. I rosanero hanno mantenuto il loro modulo e sopratutto il loro ordine in campo, con due linee strette da 4 e da 3 e con un Brunori che, appena entrato, ha cambiato la storia del match. Pelagotti è rimasto inoperoso per tutto il secondo tempo, nonostante la sofferenza nel finale. Al 57′ il gol che ha deciso la gara: Caporale regala incredibilmente la palla a Brunori che salta il portiere e sigla il gol del vantaggio rosanero.
Sofferenza e tenacia, format casalingo
Un Palermo fortunato, che però non ha mai rinunciato a restare alto nonostante l’inferiorità numerica. Brunori è stato essenziale, non solo per il gol: il centravanti rosanero ha fatto un’altra grande prestazione davanti il proprio pubblico. Tantissimi palloni recuperati, tanta legna e grandissima qualità nello smistare palloni importanti. Il 4° gol in campionato deve necessariamente fondersi con delle prestazioni sontuose da parte del numero 9 rosanero. Gli ultimi 10 minuti sono stati una sorta di “porta romana”, ma la squadra di casa ha portato a casa i 3 punti, con orgoglio e tenacia, quella che sempre si è vista in casa.
Si pensi già alla Vibonese, niente da festeggiare
Questa vittoria, non è quindi una novità. Non era scontata, certo (ancor meno con l’uomo in meno), ma non è una notizia stupefacente. Lo sarebbe, la prossima settimana, se i rosanero ottenessero i 3 punti in trasferta. Questa gara, terminata alla fine in 10 contro 9 per le espulsioni di Perez e Nobile negli ultimi 10 minuti, è stata la conferma che il club siciliano quando gioca tra le mura amiche è diverso. E’ come se il peso della maglia contasse qualcosa, è un’altra storia. Lo sarebbe anche in 8 contro 11. Ma i problemi non sono cancellati, anzi. Bisogna già pensare alla Vibonese, senza gioire, perchè questa squadra ha ancora tutto da dimostrare. Filippi (questo è sicuro), ha salvato la panchina, almeno per questa settimana, in attesa che si trovi la continuità: unico vero antidoto per lasciare questa categoria.
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