Il prossimo 2 dicembre anche i commercianti di Palermo, insieme alle altre categorie lavorative, dovranno pagare la Tari, ossia la tassa sui rifiuti. Come riporta livesicilia.it, contro ogni aspettativa non è prevista alcuna agevolazione per i commercianti.
La decisione è dovuta al fatto che il Comune di Palermo deve sanare le casse per via dell’evasione fiscale. Proprio per mancanza di fondi, il consiglio comunale con una delibera ha stabilito un aumento della tassa pari a 30 euro per ogni contribuente.
Commercianti illusi sulle agevolazioni Tari
Solo pochi mesi fa erano state promesse delle agevolazioni per Imu e Tari su richiesta del cassetto tributario. L’amministrazione, però, per sanare i debiti, è stata costretta a fare un passo indietro. L’intero importo, pertanto, è stato riversato sia sulla tassa sui rifiuti, sia sulle utenze non domestiche.
Coronavirus e Tari: emergenza fatturato
Con la cancellazione di ogni forma di beneficio economico, i commercianti si sono sentiti fortemente beffati: a scatenare ulteriormente l’ira delle categorie lavorative anche il periodo trascorso in pandemia. Proprio la situazione Covid ha scardinato e messo in ginocchio il fatturato di molti lavoratori che, disperati, sono stati costretti a manifestare dando voce ai loro diritti.
LEGGI ANCHE
Paganese, Grassadonia alza la voce: “Zero pause da agosto a ora, non va bene”
Bertolini e la Nazionale femminile al Barbera: “Al Sud grandi potenzialità”
Monterosi, Lucchesi: “Sbagliato esonerare gli allenatori, noi purtroppo…”
SEGUICI SU FACEBOOK | INSTAGRAM | TWITTER
Altre News
“Dietro la Curva”: la storia di Giuseppe, tra tifo rosanero e resilienza nel nuovo docufilm di Dario Cangemi
ChatGpt arriva su WhatsApp: tutte le novità e come funziona
Processo Open Arms: Salvini assolto perché il fatto non sussiste