Il derby tra Palermo e Catania è sempre stato imprevedibile. Durate questo match non importa neanche la classifica: infatti chi è più in alto non vince quasi mai, l’ultima volta risale al 2008. Questo il tema dell’articolo di Benedetto Giardina sul Giornale di Sicilia.
Da più di tredici anni, dunque, chi è svantaggiato a livello di punti in classifica tende a vincere il derby, come successo anche lo scorso anno. Così negli anni d’oro del Palermo, molto spesso è stato il Catania a brillare. Ci sono state, tuttavia, delle situazioni in cui le due squadre si sono affrontate in un momento di parità, come nel 2011, quando avevano entrambi 14 punti si chiuse con il risultato di 3 a 1 per il Palermo.
Il derby, inoltre, ha sempre segnato dei momenti importanti per le due squadre. Lo scorso anno, nella gara di andata, il Palermo era penultimo in classifica, decimato dal Covid e quella partita segno la rinascita in qualche modo. In Serie A, invece, ha sempre coinciso con periodi non proprio positivi: una volta quando erano in zona retrocessione, un’altra segnò invece la crisi della squadra di Davis Mangia che venne esonerato.
Infine ci sono stati i derby degli anni d’oro, quando il Palermo lottava per l’Europa, ma quei match non sono mai finiti bene per i rosanero: ad esempio il 4-0 per il Catania nel 2011 o il 0-4 al Barbera nel 2009. Anche in queste occasioni i rosanero erano davanti agli etnei in classifica.
Tutto questo, dunque, dimostra, che non importa la posizione in classifica, l’andamento della squadra o le prestazioni. Il derby è una partita a se su cui non si possono far pronostici, può succedere qualsiasi cosa.
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