Palermo – La stagione col bilancio in rosso, da vent’anni mai tante espulsioni
La questione disciplinare, già tagliato il traguardo negativo dei 10 cartellini
L’ultima annata con la doppia cifra si chiuse al sesto posto.
Andò peggio nel ‘98 col record a quota 18 e la retrocessione.
Il cambio e i ritorni. Doda e Somma rimasti ai margini del gruppo, ora potrebbero essere reintegrati.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Benedetto Giardina pone l’accento sulla parte disciplinare dei calciatori del Palermo in campo. Nell’ambiente rosanero si fa fatica a mantenere la calma e si vive in una costante ‘aria di cattiveria’, e il numero di cartellini rossi ne è la prova. Dato preoccupante che si era già manifestato la scorsa stagione, ma che quest’anno le cose vanno ancora peggio. In casa rosanero da vent’anni non si sono mai contate così tante espulsioni. Per una statistica simile bisogna andare indietro nel tempo alla stagione 1999/2000, nella quale le espulsioni toccarono la doppia cifra, ben 14. In questa stagione i rossi sono già 10. Continuando così si raggiungerebbe il record della stagione 1997/1998 con 18. Il Palermo con l’espulsione di Pelagotti ha superato i 9 cartellini rossi della scorsa stagione, segno di un’aria non buona nello spogliatoio.
Il cambio di allenatore per migliorare la situazione
L’arrivo di Silvio Baldini al posto di Giacomo Filippi dovrebbe essere un monito per la squadra per cambiare questa tendenza. Al nuovo mister toccherà risolvere diverse situazioni in spogliatoio come il caso Doda: escluso nell’ultima uscita contro il Latina per motivi disciplinari dall’ex Filippi. Potrebbe beneficiarne anche Somma del cambio di guida tecnica, essendo valutato dal nuovo allenatore. Un altro dato che sottolinea maggiormente l’indisciplina dei rosanero è il numero di espulsioni dirette. Infatti, sono poche l’espulsioni per doppia ammonizione, solo tre (Lancini a Taranto, Marconi a Picerno e Doda con l’Avellino). Poi solo rossi diretti, per interventi scomposti, per rimediare ad errori commessi da altri (come le ultime due espulsioni) o per risposte a provocazioni.
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