Silvio Baldini è pronto per dare inizio all’avventura da allenatore del Palermo in una gara ufficiale, sebbene il focolaio di Covid-19 abbia ritardato l’appuntamento sul terreno di gioco. Ì rosanero torneranno in campo infatti lunedì 24 gennaio, nel posticipo contro il Catanzaro. Uno scontro diretto in cui la squadra avrà modo di dimostrare quanto fatto in questi giorni, anche se non è stato semplice per il tecnico dettare le linee guida ai suoi, che si sono presentati a corte a poco a poco, date le diffuse positività al virus. La nuova guida dei siciliani ne ha parlato nel corso di un’intervista a Tgs.
Le parole di Baldini
Il nuovo mister dei rosanero ha parlato della possibilità di arrivare ai vertici della classifica, lottando anche per il primo posto: “Impresa difficile? Nulla è impossibile, solo le persone che si fermano prima dinanzi le difficoltà. Esistono i miracoli, perché non possiamo raggiungere il Bari a 11 punti di vantaggio? Metterò la passione e l’amore verso il mio mestiere ma soprattutto quella verso questa città. Tutti gli anni sono sempre sceso a Palermo, ogni anno. Sono convinto che riuscirò a fare qualcosa di importante proprio perché ho questa simbiosi con la gente”.
Silvio Baldini, ha poi parlato del momento particolare che sta attraversando il Palermo a causa dei vari contagi tra i giocatori: “Problema covid? Queste sono le cose più belle che ti possano capitare. La cosa più bella è che dopo 18 anni il destino si è ricordato che avevo qualcosa da fare in questa città. Adesso non mi interessa cosa accade, ma affrontare ciò che succede”. Il tecnico ha inoltre chiarito il suo modus operandi e il suo approccio con i calciatori: “Dobbiamo allenarci con una convinzione: possiamo essere migliori se entriamo in contatto con la nostra passione. Anche in 5 o in 16, non mi interessa. L’unico strumento che ci danno è l’ingaggio, ma dietro a questo ci deve essere una persona prima che un giocatore. Preferisco esser sconfitto che rinunciare a questo dialogo coi miei giocatori”.
Un’esperienza quella del tecnico che vuole viversi a 360 gradi: “La mia avventura è cominciata il 24 dicembre, quando ho firmato il contratto. Non voglio parlare di assenze, perché io ho accettato questo regalo da parte del destino. Me la voglio godere fino in fondo, non voglio pensare ai legami che ho con la dirigenza e la società. Voglio pensare solo a fare qualcosa che resti nella testa di tutti”.
Nel corso dell’intervista anche piccoli aneddoti sulla vita a Palermo e sui possibili appuntamenti dei rosanero: “A Marineo ho incontrato casualmente una persona che è un carissimo amico, ma sono andato solo per fare vedere alcuni luoghi del paese. L’ospitalità in Sicilia è sacra. Mi auguro che giovedì faremo l’amichevole con il Marineo“.
Silvio Baldini ha infine aggiunto: “Alla mia età non devo aver paura di niente, eccetto che di me stesso. Se non ci riesco continuerò a venire a Palermo, al bar a salutare le persone. Magari saranno gli altri a guardarmi diversamente”.
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Troppo filosofo, speriamo che riesca a dare un gioco alla squadra e che i giocatori danno il massimo.