Caro Presidente Zamparini, mi hai fatto “abbiliare” tanto però già mi manchi
Caro Presidente, che scherzo è questo? E ora?
Si lo so, non ci siamo mai dati del tu, per rispetto e per mantenere le distanze. Perché eravamo distanti, inutile negarlo. Però oggi voglio farlo perché mi sembra più affettuoso, generoso e perché sinceramente dispiaciuto. Chissà, caro Presidente, forse non ti ho mai capito appieno, forse sono stato troppo severo o forse, alla fine, hai davvero sbagliato tanto. Forse, forse forse… Tanti forse che dalla morte del tuo giovane figlio non hanno più motivo di esistere. La vita è altro. Siamo seri.
Oggi un’intera città ti sta piangendo, rimpiangendo e ricordando. Ed è giusto così perché, carissimo Presidente, sei stato il classico padre che, per eccesso di bontà, finisce per essere la rovina dei figli. Eh sì, è così. Sei stato la rovina di Palermo, non del Palermo. Per il club sei stato manna dal cielo anche se poi hai mollato per troppa fiducia in cattivi “influencer“. Sei stato la rovina di Palermo perché hai portato questa città, abituata a vivacchiare fra la C ed una anonima serie B, a scorrazzare per l’Europa.
Grazie Maurizio Zamparini, nonostante tutto, Palermo non ti dimenticherà mai
Hai ridato dignità ad un popolo, quello palermitano, che grazie alle vittorie della tua squadra, ha potuto rialzare la testa vantandosi dei successi delle maglie rosanero nei migliori stadi d’Italia e d’Europa. Ed oggi il palermitano non si accontenta più. Si è fatto la bocca buona, anzi buonissima, con la tua presidenza ed oggi vive di ricordi e non vuole investire più sul presente. Hai portato la passione rosanero a livelli talmente alti che oggi è difficilissimo raggiungere anche la semplice normalità. Solo tu sei riuscito a creare una generazione di bambini in giro per Palermo con la maglia di Corini, Amauri o Miccoli. E penso, considerando il calcio di oggi, che resterai l’unico. Non ci sarà un altro Zamparini.
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Non sei stato il presidente più innamorato del Palermo, perché Barbera rimane imbattibile. Però quello di cui Palermo si è più innamorata. Sei quello che ha ottenuto i più grandi traguardi del club e per questo resterai per sempre nella storia. Palermo ti ha amato e ti ama ancora perché hai regalato emozioni forti ed intense ma soprattutto durature e crescenti. Ed anche se negli ultimi anni hai fatto tanto “abbiliare”, non si può non volerti bene. Ed io, per quello che può contare, te ne voglio già da qualche mese.
Con sincero affetto e autentico dispiacere.
Carlo Cangemi
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Bravo Carlo,
ottimo pezzo scritto con il cuore. Incarna il pensiero di molti di noi. A Zamparini abbiamo voluto bene, anche quando lo abbiamo contestato, già consapevoli allora di avere vissuto un periodo irripetibile.
L’unica cosa che non condivido è l’accusa (bonaria) che gli fai di averci fatto fare la bocca buona al calcio vero, come se noi ritenessimo squallido il presente per questo motivo.
Il presente calcistico è squallido oggettivamente, a prescindere dai fasti passati. Vivacchiare in C senza alcuna ambizione reale di promozione (se non a chiacchiere) è squallido è basta…senza se e senza ma….
Zamparini resterà un gigante…forse non aveva il senso di appartenenza…ma ha ridato dignità alla nostra città come nessuna, benché dotato del predetto senso di appartenenza, farà mai…
e io lo ringrazio per questo, ieri ho pianto come un cretino a 48 anni e non me ne vergogno.
Grazie Maurizio, Buon Viaggio