Palermo – Il paradosso: una vittoria che fa più arrabbiare che gioire
Un punteggio rotondo, una vittoria esaltante, una gara ben giocata, un risultato mai in dubbio, eppure… Il sapore della vittoria convincente contro la Turris è amaro. Sembra un paradosso ma è così. Amaro due volte: a fine gara, pensando e ripensando alle montagne russe a cui ha abituato questa squadra per cui nessuno più vuole illudersi perché già successo tante troppe volte. Amarissimo dopo i risultati maturati nel pomeriggio con le sconfitte di Bari, Monopoli e Francavilla.
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Insomma se all’uscita dallo stadio la vittoria era stata accolta con una velata punta di rabbia, questa è esplosa nella sua interezza dopo le sconfitte delle dirette concorrenti, sintomo che bastava davvero poco quest’anno per giocarsela anche per la promozione diretta. Bastava poco a luglio, bastava poco durante l’anno, bastava un poco di personalità in più per non soccombere in tante trasferte come una matricola qualsiasi. Una gara vissuta serenamente, quella di oggi, senza patemi, senza troppe pressioni perché la deludente prova di Foggia era talmente vicina che ancora bruciava ed ha inevitabilmente attenuato la soddisfazione per il successo odierno.
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Ma l’elemento che forse rende ormai questo finale di campionato privo di particolare patos è la discontinuità della squadra, il suo essere troppo debole lontano dal Barbera quando diventa invece un rullo compressore. Evidente problema di personalità che suona strano se solo si pensa all’esperienza ed all’età dei componenti l’organico. Però bastava poco: dopo un campionato non esaltante, tale da costare la panchina a Filippi, lo si poteva raddrizzare anche alcune settimane fa. Ed il pensiero inevitabilmente non può non andare alle partite con Messina, Campobasso o Foggia. Con quei 4-5 punti in più, oggi saresti a uno dal Catanzaro e a cinque dal Bari. Tutta un’altra musica, nonostante un girone d’andata balbettante. Ed oggi si farebbero altri discorsi, altro che decimo posto… E tutto questo il tifoso lo sa, lo considera; due conticini sa farli e per questo va via dal Barbera con una paradossale rabbia in corpo.
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Ehhh maaaa caro Carlo la C è anche questa, amara e cruda
Questa vittoria mi ricorda quella con la juve stabia, le partite vere sono altre, se non vinciamo in trasferta non possiamo “sognare”. Quando il Palermo incontra squadre motivate che hanno bisogno di punti il Palermo va in difficoltà e perde.