Federico Fellini non poteva utilizzare termine migliore per descrivere…il Palermo. La parola amarcord deriva dal dialetto romagnolo (utilizzata come titolo di un famosissimo film del regista) e letteralmente significa “io mi ricordo”. Beh sì, tutti vorrebbero ricordare in chiave nostalgica, soprattutto in questo momento, le “vecchie” aquile.
Le vecchie aquile rosanero 12 anni fa
Il primo pensiero del tifoso del Palermo, se vuole quanto meno trovare un po’ di pace con questa squadra fortemente altalenante ma dalle buone potenzialità, che galleggia tra 3° e 6° posto in Serie C, ripensa sicuramente alla stagione 2009/10. Una pandemia non aveva ancora sconvolto le nostre vite e i rosanero viaggiavano ad un ritmo devastante…ma in Serie A. Forse l’anno d’oro dell’era Zamparini, quello in cui la città ha potuto vedere il miglior calcio mai giocato da questo club. La porta era blindata da Salvatore Sirigu; i terzini erano forse i migliori in circolazione in Italia: Cassani e Balzaretti. Al centro della difesa un giovanissimo Kjaer era affiancato da Bovo ed il metronomo del centrocampo, Fabio Liverani, deliziava il popolo palermitano con i suoi tocchi raffinatissimi. Accanto a lui due uomini di sostanza, Migliaccio e Nocerino e li davanti…Pastore, Miccoli e Cavani; vengono ancora i brividi a ripensarci e non ci sono parole per descriverli. Questo era il Palermo, una squadra in grado di far tremare le gambe a qualsiasi giocatore e qualsiasi squadra, specialmente nel proprio fortino, il Renzo Barbera.
Ma dove eravamo 12 anni fa? 12 anni fa e per l’esattezza fra due giorni esatti, il 20 marzo, gli uomini di Delio Rossi avrebbero affrontato in casa, fermandola per 1-1, l’Inter poi vincitrice del triplete quello stesso anno. Questa era la forza dei rosa, in grado di pareggiare una partita tra le mura amiche contro una squadra entrata nella storia del calcio. La squadra palermitana dopo questo match si ritrovò al 4° posto con 47 punti il che sarebbe significato Champions League se non fosse stato per la Sampdoria. In ogni caso, quell’annata rimarrà per sempre tatuata nei cuori dei supporters rosanero.
Dove si trova il Palermo oggi
Il Palermo di oggi è ancora in lotta per un 4° posto: ma in Lega Pro, e questo significherebbe play-off per un’eventuale promozione in cadetteria. Bastano dunque solamente 2 righe per comprendere la differenza tra i vecchi sogni di gloria, fatti di successi indimenticabili, e i pareggi interni contro la Fidelis Andria che danno ragione ad osservazioni del tipo “questa squadra è altalenante” o “difficile puntare alla promozione con questa incostanza…”. Chissà però che queste parole non possano essere smentite e si possa ritornare il più presto possibile in categorie che appartengono realmente ad una tifoseria ed un club come del genere: il Palermo.
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