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Il «no» alla Damir, una scelta a rischio (ma comprensibile) – (GdS)

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola

Nel suo articolo Benedetto Giardina spiega nel dettaglio le cifre della proposta della famiglia Mirri ed i motivi per cui il presidente Foschi non ha ritenuta questa proposta congrua alle casse rosanero.
Come si sa i Mirri avrebbero versato al Palermo 2.8 milioni per ottenere l’esclusiva della comunicazione e del marketing per 5 anni più un’opzione di altri 4 anni.
Tradotto in cifre significa che i primi 5 anni al Palermo sarebbero entrati 560 mila euro l’anno cioè una cifra di gran lunga inferiore rispetto a quelle che sono le attuali entrate di serie B che ad oggi ammontano a circa 1,4 milioni di euro l’anno.
Cifre che diventano decisamente superiori in caso di Serie A.
La risposta negativa di Foschi è giustificata in termini di prospettive e cioè che nessun investitore intenzionato in futuro a rilevare la società avrebbe potuto accettare condizioni di questo tipo.
Considerando che in media ogni anno nelle casse rosanero entrano almeno 2.5 milioni dai ricavi commerciali, questo accordo che prevedeva entrate di gran lunga minori (560 mila annui) poteva essere sicuramente un handicap per chiunque fosse interessato all’acquisto del Palermo.
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