Il rogito per il passaggio di consegne del Catania dai curatori fallimentari a Benedetto Mancini sta accusando dei ritardi. Il problema, secondo quanto affermato dall’imprenditore romano, è da ricondurre ad intoppi di natura tecnica. L’edizione odierna de La Sicilia tuttavia rivela che la situazione potrebbe essere più grave del previsto.
La questione ruota infatti intorno ai 375 mila euro necessari per concludere l’acquisizione. Benedetto Mancini li avrebbe forniti, ma essi provengono da un fondo con sede in Bulgaria. Le fideiussioni collegate all’attività del manager all’estero tuttavia non sono considerate accettabili dal Tribunale, dalla Federcalcio e di conseguenza dal notaio Andrea Grasso.
Il nuovo (forse) patron del Catania non sembra preoccupato da questo intoppo e sta prendendo tempo con l’obiettivo di risolverlo. Il Tribunale ed il notaio Andrea Grasso non sembrano però disposti ad attendere ancora per molto: massimo altre ventiquattro ore. Se non ci sarà la firma, a quel punto, tutto l’affare potrebbe saltare. L’esercizio provvisorio del club etneo, d’altronde, scadrà il prossimo 17 aprile. Il tempo stringe.
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