Bruno Tedino, ex allenatore del Palermo, non è riuscito a salvare il Pordenone dalla retrocessione in Serie C. L’ultima sconfitta in casa contro il Benevento dell’altro ex rosanero Caserta si è rivelato fatale. Un 4-1 che ha spento qualunque altra fiammella di speranza rimasta accesa da parte dei tifosi del ‘Ramarro’. Si trattava di un grande ritorno per il tecnico trevigiano, che al Pordenone aveva già sfiorato la promozione in Serie B nel 2017, prima di approdare all’ombra di Montepellegrino sotto la gestione Zamparini. Ma l’entusiasmo iniziale ha dovuto scontrarsi con la realtà dei fatti: salvare la squadra friulana sarebbe stata una vera e propria impresa.
IL PRESIDENTE DEL PORDENONE AMMETTE: “ABBIAMO SBAGLIATO LA SCELTA DEGLI ALLENATORI”
E sul banco degli imputati per la débâcle del Pordenone ci finisce anche lo stesso Tedino. Il numero uno dei neroverdi, in conferenza stampa post-partita, ha rivelato: “Abbiamo sbagliato tutte le scelte tecniche, ma mi prendo io tutte le responsabilità, gli errori li ho fatti io. Devo però sottolineare che io ho potuto scegliere solo il terzo allenatore (Tedino, ndr) e non gli altri due”. Questo è quanto si legge dalle colonne de “Il Messaggero”, nell’edizione veneta, estrapolato dalle parole di Mauro Lovisa. Difficile, dopo tali dichiarazioni, pensare che il rapporto tra il Pordenone e Bruno Tedino continuerà. Ma come spesso si dice: nel calcio mai dire mai. Nel frattempo, l’unica certezza è che il Pordenone ripartirà dalla Serie C nella prossima stagione.
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