Sicindustria è fuori
Il presidente: «Avevamo rastrellato 1milione e 600 mila euro . Poi Mirri è stato molto bravo: ma ora serve chi acquisti il club»
Questo il titolo della Gazzetta dello Sport, oggi in edicola
Torna a parlare il presidente di Sicindustria Albanese e lo fa attraverso le colonne della Gazzetta dello Sport in una lunga intervista realizzata da Giuseppe Leone.
Il presidente Albanese è abbastanza perplesso di tutto questo momento societario nè sembra convinto della forma di azionariato a cui avrebbe fatto riferimento l’imprenditore Mirri per cercare di trovare il denaro per il pagamento dei prossimi stipendi
” Se non c’è un compratore pronto, è un vero problema ..Ho apprezzato l’atto d’amore di Mirri..però se si lancia l’idea di una colletta, ho il terrore che non ci sia né un progetto, né un compratore
Ed anche sulla possibilità di un futuro intervento da parte di industria sembra avere le idee chiare. Per lui l’unica soluzione è vendere al più presto
“Sicindustria in questa vicenda non c’entra nulla..Anche se riuscissimo a convincere altri imprenditori a mettere 2 milioni e 800 mila euro per metà marzo,poi nei prossimi mesi che facciamo? E quando arrivano i decreti ingiuntivi, che si fa? Al Palermo servono almeno 40 milioni, non 2. Qui c’è bisogno di tanti conti correnti e un salva danaio davanti a ogni chiesa…Mi auguro che ci sia la vendita definitiva, solo questa può salvare il Palermo. Creditori, fornitori e procuratori sono dietro la porta”.
.
Se siete dei veri imprenditori, mettete 50 milioni per acquistare il Palermo, anche con l’aiuto di noi tutti tifosi, tra chi compra azioni e sottoscrive anche un abbonamento allo stadio, per riempirlo
Gli imprenditori Siciliani potrebbero essere più presenti, volere e potere. L’ azionariato popolare, è vero, raccoglie le briciole ma é altrettanto vero ch’é un atto d’amore tra tifosi veri e il Palermo. Dobbiamo trovare una soluzione al problema ne vale della nostra capacità a saper reagire ma, soprattutto della nostra immagine a livello internazionale.