Repubb. – De Bellis, bandiera rosa: “Bella la A, vorrei riviverla”

De Bellis, bandiera rosa: “Palermo, fai in fretta voglio festeggiare la A”

Ottantacinque anni, sessantacinque vissuti nella città dove ha giocato e allenato.
“Il primo stipendio? 35mila lire. Seguo la squadra in tv, col City nuovi orizzonti”.

“Mirri ha fatto il massimo: due promozioni in tre anni e poi ha ceduto ai migliori.
Cosa gli si poteva chiedere di più?”.

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.

L’articolo di Salvatore Geraci che intervista Tonino De Bellis uno dei giocatori più amati dalla tifoseria palermitana. Ricorda i suoi inizi in rosanero, la sua lunga militanza e le lacrime quando gli dissero che doveva andare al Venezia. Le promozioni, le lotte sempre leali sul campo, la vendetta di Giuseppe Baldini che nella gara di ritorno gli ruppe la gamba come aveva giurato nella partita di andata. Le lotte con Gigi Riva che non segnò mai. Il rimpianto di non aver giocato all’Inter dove aveva anche passato le visite mediche ma le due società non si misero d’accordo sul prezzo.

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Il ricordo di Barbera ma soprattutto di Vizzini che gli diede un futuro regalandogli una agenzia assicurativa. La sua fede rosanero, le sue presenze allo stadio interrotte bruscamente un giorno quando gli negarono l’accesso perchè in ritardo ed i botteghini erano chiusi. Da quel giorno segue il Palermo in televisione ed è felice del passaggio al City Group. A Mirri bisogna solo dire grazie per quello che ha fatto. Ma ha una richiesta: vedere i rosanero nuovamente in A. Ma bisogna fare presto, dice sorridendo.

Resta chi dovrebbe andare e … viceversa. Almeno finora

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