C’è grandissima delusione, inutile negarlo. C’è grande delusione in seno alla squadra, in seno alla società, ma soprattutto fra i tifosi che cominciano a manifestare sui social il loro malcontento. Uno dei bersagli principali, ma è ovvio in questi casi, è l’allenatore rosanero Eugenio Corini. Per la tifoseria è lui il principale responsabile di questo andazzo e tocca a lui trovare le soluzioni e le chiavi giuste. Insomma per il popolo rosanero Corini è già in discussione ma è chiaro sottolineare subito che la filosofia della nuova società non è quella di un tempo.
Nell’era di Zamparini probabilmente il tecnico sarebbe già stato esonerato dopo Ascoli o nella migliore delle ipotesi dopo Frosinone. La filosofia del nuovo gruppo, almeno sulla base delle esperienze di altri club, è di non cambiare guida tecnica su due piedi perché quello che conta è un progetto a lungo termine. Del resto alzi la mano chi, durante la presidenza Zamparini, era realmente contento di tutti i cambi di tecnico, degli stravolgimenti che il patron era abituato a fare. Oggi Corini non è assolutamente in discussione però è chiaro che il trend deve migliorare.
Perché, al di là dei sogni promozione dei tifosi o del prestigio della proprietà, qui c’è una classifica altamente deficitaria e bisogna stare attenti a non finire invischiati nelle pastoie della zona salvezza perché spinta l’ansia, cominciano a tremare le gambe e si perde soprattutto autostima. Questo è un organico per cui la proprietà ha investito tanto e che sulla carta è assolutamente superiore rispetto alla classifica che occupa. Tocca al tecnico trovare gli equilibri giusti, le motivazioni giuste, i giocatori giusti e il modulo giusto.
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