Alcuni studenti universitari hanno protestato per via dei prezzi elevati dei pasti, irrompendo alla mensa del pensionato Santi Romano, ubicata in Viale delle Scienze.
Gli studenti protestano
I ribelli – riporta il Giornale di Sicilia – avrebbero bloccato le casse come segno di protesta per i costi esigui cui sono sottoposte le matricole. A pronunciarsi lo studente fuori sede e portavoce del gruppo Giovanni Castronovo, che ha dichiarato: “Per chi non è assegnatario della borsa di studio un pasto a mensa può costare da 1,60 fino a 5,80 euro. Il che significa una media di circa 20 euro a settimana per accedere a un pasto al giorno, spesso scadente. C’è anche chi da fuori sede ha bisogno della cena e lì tutti i costi si raddoppiano. Uno studente fuori sede con un isee da 20.000 euro annui, deve pagare 3,70 a pasto; quasi 45 euro alla settimana”.
“L’autoriduzione di oggi serve ad accendere i riflettori sulla condizione degli studenti e delle nostre famiglie; a puntare il dito verso l’Ersu e le istituzioni universitarie, che in un momento di enorme crisi sociale ed economica come quello che stiamo attraversando, tra caro bollette e carovita, non si preoccupano di abbassare le tasse e garantire servizi gratuiti. L’azione di oggi serve a dimostrare che se non ci concedono il diritto ad una vita degna, ce lo prendiamo noi lottando”.
La sommossa è stata accompagnata da uno strisicone che recava un chiaro messaggio di rabbia e indignazione: “Oggi paga l’Ersu”.
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