La Curva Nord 12, tramite i propri profili social, ha rilasciato una lunga dichiarazione nella quale fa una serie di resoconti su diversi argomenti: dal centro sportivo al come si sta in curva fino alle varie liti sui gradoni durante le partite. Inoltre, la Nord ha ribadito che questi brutti episodio feriscono di più i bambini presenti per assistere ad una partita e non ad una lotta continua.
Un altro argomento importante che ha portato a galla la Curva Nord 12 è il cosiddetto “zamparinismo”, ovvero la sindrome del tifoso rosanere che vuole mandare via, al primo momento di difficoltà, l’allenatore oppure determinati calciatori.
Di seguito il comunicato in merito alla questione.
La dichiarazioni della Curva Nord
“È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che abbiamo parlato alla curva e alla piazza ed è arrivato il momento di fare di nuovo un po’ di chiarezza.
Innanzitutto ci scusiamo per quello che è accaduto tre settimane fa in curva, è stato un pessimo spettacolo e ne siamo consapevoli.
Ci piace ricevere i complimenti quando facciamo qualcosa di bello ed è giusto ricevere e accettare le critiche quando invece qualcosa va male o malissimo come in questo caso. Questi episodi nuocciono a tutti, lo sappiamo, in primis ai bambini presenti che sono e restano il nostro target in quanto tifosi di domani.
In Curva Nord Superiore c’è solo la Curva Nord 12 quindi queste liti finiranno definitivamente, visto che sono i protagonismi di chi vuole apparire che creano queste discussioni.
Chi volesse ancora creare gruppi nuovi si può direttamente spostare altrove, invece di creare tensione, ne vogliamo sentire più parlare di unione con nessuno visto e considerato che finisce sempre così!
Fatte le dovute scuse ci teniamo a dire e a ricordare che la Curva Nord Superiore è un settore dove si sta in piedi a tifare per la squadra, si usa sventolare le bandiere, dove si seguono i battimani e cori che partono solo dai megafoni ed inoltre ribadiamo che si sta in balconata solo per determinati motivi, altrimenti si sta sui gradoni.
Il nostro progetto di aggregazione è valido per chi rispetta queste semplici regole che sono alla base di ogni tifoso da curva. Chi non è d’accordo dunque o non ha voglia di cantare o è infastidito dalle bandiere può allontanarsi da noi o cambiare settore. Meglio pochi ma buoni e compatti!
Rimanendo su chi non vuole incitare la squadra aggiungiamo che tutti coloro che pensano che siamo sul punto di contestare, si sbagliano di grosso. Abbiamo più volte ribadito che i risultati lasciano il tempo che trovano, quando diciamo che la nostra fede va “oltre il risultato”. Non sono parole buttate al vento. Ma ci crediamo veramente, a noi interessa altro: impegno, coesione, grinta, determinazione, sacrificio, fiducia, rispetto, senso di appartenenza. Queste qualità determinano e caratterizzano una squadra vincente, prima però si deve diventare una squadra.
L’importante quindi adesso è lavorare bene per costruire le basi. Abbiamo avuto conferme in questo senso e quindi continueremo a sostenere questi ragazzi specialmente adesso che ne hanno più bisogno.
Pazienza e fiducia sono invece ciò che noi dobbiamo avere. I risultati arriveranno.
Come al solito c’è chi lavora sodo fin dall’inizio, chi non si risparmia e c’è chi non fa altro che giudicare per poi presentarsi solo all’inaugurazione per festeggiare e mangiare a sbafo.
Questa città è ancora malata di “Zamparinismo” e al primo momento di difficoltà tutti pensano che devono saltare teste. Il Palermo di oggi invece ha finalmente una società tra le più robuste al mondo. Un progetto a lungo termine che ci dà la possibilità di fare le cose per bene con calma, senza bisogno di bruciare le tappe.
A questo proposito proprio oggi è stato messo un altro tassello importante, i lavori per la costruzione del nuovo centro sportivo di proprietà del Palermo Calcio sono cominciati ed è un fatto di cui andar fieri.
Oggi come ieri (Baldini docet), il percorso è la cosa più importante, anche se non vediamo apparenti miglioramenti, l’importante è lavorare bene.
Goccia dopo goccia, anche la pietra più dura diventa malleabile.
Ad un certo punto, tutto il lavoro, i sacrifici e gli sforzi verranno fuori e con violenza ci regaleranno un salto esponenziale. Bisogna solo lavorare con convinzione!
Testa alla prossima quindi, finalmente la prossima partita sarà di domenica. Crediamo sia una buona occasione per rivedere la curva piena… sempre a difesa e a sostegno dei nostri colori!“.
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