Caos plusvalenze- Con la Juve coinvolti Empoli, Samp e altri 6 club: classifiche a rischio.
Il 20 gennaio la decisione sul nuovo giudizio chiesto dal Procuratore Chinè.
La procura federale guidata da Chinè è convinta di avere le carte giuste per ribaltare il primo verdetto. L’istanza di revocazione sarà discussa dalla Corte Federale con scenari inquietanti.
Questi i titoli del Corriere dello Sport, oggi in edicola, negli articoli di Balice e Marota.
Si sottolinea l’azione della procura federale che è convinta di avere questa volta le armi giuste. Il procuratore Chinè ha proposto il ricorso per ridiscutere la decisione del 17 maggio della Corte di Appello che aveva assolto 61 indagati. Se il ricorso sarà considerato ammissibile comincerà il processo plusvalenze bis. Le carte evidenziate dalla Procura di Torino hanno convinto il procuratore Chinè di avere elementi nuovi sui quali ancora non è stato espresso un giudizio mentre da parte della Juve si ritiene che non si possa tornare in aula per parlare ancora di plusvalenze.
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La procura contesta la violazione di alcuni articoli come quello della lealtà e della correttezza, dell’illecito amministrativo o ancora il fatto di avere indotto altri a violare le norme e le disposizioni federali. Se si sommano i diversi capi d’accusa la Juve potrebbe rischiare un’ ammenda che va fino all’esclusione del campionato, una sanzione che scatterebbe se le plusvalenze sarebbero servite non soltanto per sistemare i bilanci ma anche per falsificarli ed ottenere in questo modo dalla Covisoc il permesso di iscriversi al torneo di serie A.
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La procura a differenza di otto mesi fa, chiederà non soltanto multe o inibizioni ma anche punti di penalizzazione che se accettati sarebbero già effettivi nella stagione in corso. Oltre alla Juve rischiano anche altre società come Empoli, Genoa, Novara, Parma, Pescara, Pisa Pro Vercelli e Sampdoria. Il processo precedente ha dato ragione ai Club ma i componenti della prima sezione avevano comunque da una parte contestato l’insufficienza di prove della procura evidenziando però nelle motivazioni la necessità e l’urgenza di un intervento normativo sul tema. L’accusa è convinta che le azioni dei PM di Torino, dalle intercettazioni agli accordi privati sugli stipendi, siano sufficienti per far cambiare idea ai giudici.
Caos plusvalenze: non solo Juventus ma anche club di Serie B
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