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Palermo, due ragioni per essere ambiziosi in vista del girone di ritorno

Palermo Brunori

Il giro di boa della pausa natalizia consegna al Palermo e ai suoi tifosi almeno due elementi su cui fondare un ragionevole ottimismo in vista della ripresa della stagione.

I rosa hanno chiuso il girone di andata a quota ventiquattro punti, che valgono il tredicesimo posto momentaneo, frutto di sei vittorie, altrettanti pareggi e sette sconfitte. Un piazzamento che, al momento, consente di staccare la zona calda di quattro lunghezze e che attesta la compagine siciliana nel traffico di metà classifica, a soli due punti dalla zona play-off.

Palermo: il futuro è rosa

Il primo elemento positivo sta in quanto appena scritto: il Palermo c’è, e lotta insieme ai propri tifosi. Ad eccezione di due sole occasioni -Reggio Calabria e Terni, con i rosa mai in partita- nelle altre diciassette gare fin qui disputate, la squadra, pur senza mai brillare particolarmente, ha mostrato di poter stare in questo campionato con pari dignità rispetto agli altri competitor.

Sono arrivati alcuni successi prestigiosi, sconfitte cocenti, pareggi che a volte hanno lasciato i tifosi soddisfatti, altre con l’amaro in bocca, eppure Brunori e compagni sono stati il più delle volte in gara; in taluni casi sono stati puniti dalla sfortuna, in altri dai loro stessi limiti o da quelli di un allenatore che ha impiegato più tempo del previsto prima di venire a capo degli eventi.

Nonostante tutto, quel Palermo che a inizio stagione era un vero e proprio cantiere aperto, reduce da un salto di categoria e da un’acquisizione societaria, con un allenatore dimissionario e una preparazione pre-campionato alquanto deficitaria, oggi è nel gruppone che dà la caccia ai play-off, e questo, al netto di come la pensino alcuni palati eccessivamente fini, è un grande risultato, se letto alla luce delle premesse sopra elencate.

Quanto affermato sopra rappresenta la premessa del secondo elemento positivo: il Palermo visto finora ha margini di miglioramento tali, che, se sapientemente colmati, potrebbero regalare soddisfazioni che al momento appaiono lontane.

Pensiamo a giocatori come Stulac e Saric, pezzi pregiati del mercato estivo che non hanno ancora espresso appieno il proprio potenziale: insieme a Segre, sempre più integrato nelle dinamiche del gioco di Corini e recentemente esploso anche come goleador, costituiscono, sulla carta, una delle linee mediane più forti del torneo. Qualora entrassero a regime come ci si aspetta, il campionato dei rosa potrebbe svoltare.

La difesa, inoltre, sembra in netta crescita in termini di affiatamento e affidabilità. Il modulo a tre implementato da Corini nella fase finale del girone di andata impone l’affinamento degli automatismi, specie in fase di non possesso, ma la sensazione è che, con questo assetto, la squadra riesca a coprire meglio il campo.

Una spinta alle ambizioni del Palermo, infine, arriverà certamente dal mercato di gennaio, rispetto al quale il City Group non si farà trovare impreparato: lo sfoltimento della rosa, insieme all’arrivo di pochi giocatori, ma di qualità, daranno a Corini gli strumenti per condurre la nave nel porto di una salvezza tranquilla, per poi virare verso lidi più prestigiosi.

L’ottavo posto, alla luce di ciò che hanno fatto vedere alcune delle squadre che attualmente precedono il Palermo in classifica, è un obiettivo alla portata; una volta raggiunto, nessun epilogo potrebbe essere escluso.

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