Come il Livorno, anche il Benevento si affida alla giustizia sportiva e prova a farsi riconoscere una vittoria a tavolino contro lo Spezia.
Come prevedibile il club sannita prova a ritrovarsi con qualche punto in più a fine campionato e si appella al giudice sportivo per ribaltare il 2-3 subito sabato scorso in campo proprio dallo Spezia .
L’inchiesta sportiva si aggancia a quella della Procura della Spezia che ha ipotizzato il reato di immigrazione clandestina per alcuni dirigenti spezini.
Come vale la pena di ricordare che il pomo della discordia è la presenza in campo di Okereke, che ha già fatto scattare in precedenza il ricorso del Livorno.
Ieri il presidente del Benevento Oreste Vigorito, durante la trasmissione Ottogol ha detto : “Non ho l’abitudine di presentare ricorsi perché le partite vorrei vincerle in campo e non nei tribunali. C’è l’ordinanza di un magistrato che rimette gli atti alla Procura, quindi si esce dai confini sportivi. Da amministratore e da avvocato ho il dovere di andare al di là delle convinzioni personali. Sono responsabilità che devo assumermi”.
E’ chiaro che può scatenarsi una guerra fra ricorsi e controricorsi delle squadre; probabile infatti attendersi altre eventuali azioni da parte di quei club che, non partecipando ai ricorsi, si ritrovassero scavalcati in classifica magari a fine stagione.
Un primo verdetto potrebbe arrivare il prossimo mese, ma seguirebbero eventuali appelli e terzo grado. Insomma si va verso un’altra estate calda per la lega di B.
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