Palermo – Un inizio da incubo, un finale entusiasmante
Il Palermo regala il primo gol. L’arbitro regala il secondo gol . La difesa regala il terzo gol.
Eppure si pareggia e va bene così, benissimo così. Un Palermo ancora in vacanza natalizia regala il primo gol quando la gara è appena iniziata. Il tempo di chiedersi cosa sia successo che l’arbitro si inventa il rigore del 2 a 0. Sono passati sette minuti e viene voglia di tornarsene a casa subito subito.
Il Perugia sembra il Real Madrid e i rosanero la penultima della classe. Un primo tempo in cui lo stesso Corini ha visto davvero un brutto Palermo: molti sembravano arrancare, girovagare a vuoto, perdere palla o farsi saltare facilmente.
Palermo cambia volto nel secondo tempo
Il gol di Marconi illude poi il terzo del Perugia diventa disarmante per la facilità con cui i padroni di casa costruiscono e segnano. Da manuale, da scuola calcio, assurdo prendere gol così.
Poi, nella ripresa, qualcosa cambia. Il Palermo cresce il Perugia sparisce e alla fine si porta a casa un punto tutto sommato meritato al termine di una gara sporca vissuta sempre con l’angoscia della sconfitta. Resta il ricordo di quel primo tempo senza neanche un tiri in porta (Marconi segna di testa) però il pareggio è importante perché dà continuità, da fiducia, da coraggio e consapevolezza ad una squadra che oggi ha avuto il merito maggiore di non abbattersi nemmeno dopo il 3 a 1.
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