La presidenza di Massimo Ferrero alla Sampdoria sembra volgere al termine. Stando a quanto riportato da Calciomercato.com, l’imprenditore cinematografico sarebbe vicino alla vendita della società acquistata nel giugno 2014 da Edoardo Garrone a costo 0. Garrone gli aveva regalato le azioni, in aggiunta ad una corposa dotazione di denaro (almeno 22 milioni di euro) e garantito con fideiussioni bancarie (che Ferrero non avrebbe potuto accendere) i circa 16 milioni di debiti residui verso le banche. Ora il pressing silenzioso ma costante del fondo Usa, York Capital Management, tramite Gianluca Vialli, potrebbe mettere fine all’era di Massimo Ferrero.
Entro la settimana potrebbero arrivare le firme sui contratti. La due diligence è stata realizzata da tempo e soddisfa gli acquirenti. Si discute sulle cifre dell’affare ed è qui che manca l’accordo, che però dovrebbe essere trovato sulla base di 100 milioni di euro circa. L’offerta è stata formalizzata. Ora spetta a Ferrero decidere, vista la sua richiesta iniziale di 200 milioni.
L’intermediario della trattativa è come detto quel Gianluca Vialli che nei tifosi della Sampdoria evoca dolcissimi ricordi. L’attaccante, che fece coppia con Roberto Mancini nella “Samp d’oro” di Paolo Mantovani e Vujadin Boskov, che conquistò la Coppa delle Coppe, lo scudetto, la coppa di Lega, e tre edizioni della Coppa Italia, più una quarta postuma, con Eriksson in panchina è pronto a tornare con un ruolo di prim’ordine. Vialli ha deciso di rimettersi in gioco e ripartire da Genova, la città che l’ha consacrato nel calcio che conta. E’ uscito da poco da una brutta malattia ed ora vuole cimentarsi in questa nuova avventura da dirigente. Sarà presidente o general manager alla Leonardo. Con pieni poteri sull’area tecnica. Curerà il mercato, sovraintendendo all’organizzazione del settore giovanile ed avrà un rapporto diretto con l’allenatore della prima squadra che nelle sue intenzioni sarà ancora Marco Giampaolo, legato alla Sampdoria da un contratto fino al 2020.
Vialli ha curato sottotraccia la trattativa condotta per conto di Ferrero dal vicepresidente doriano Antonio Romei e dall’altro vicepresidente vicario, Paolo Fiorentino, cooptato nel cda a fine dicembre 2018 prorio insieme a Romei, all’ex calciatore Invernizzi, all’avvocato Gianluca Tognozzi (legale di Massimo Ferrero), a Praga e Repetto, amici di Edoardo Garrone. Fiorentino è stato dg di Unicredit ed ha già curato il passaggio delle azioni della As Roma dalla banca a James Pallotta. Inoltre conosce personalmente sia Garrone che Ferrero. Attualmente è ad di Banca Progetto, legata attraverso una società intermedia proprio al fondo Usa York Capital che sta trattando l’acquisto della Sampdoria.
Insomma un bel giro d’affari che coinvolge come al solito banche e fondi di investimento, pronti a mettere le mani su un’altra società calcistica. Lo stesso Vialli a fine febbraio compariva fra gli amministratori della Sunrise Sports Limited, una società che fa capo alla Sunrise Limited, società cinematografica sudafricana specializzata in film di animazione e contenuti digitali per network sportivi. La Sunrise Sports sarebbe quindi il veicolo attraverso cui York Management acquisterebbe la Sampdoria.
Nelle ultime settimane i contatti fra Vialli e Romei, (assistito dal direttore finanziario Bosco) si sono infittiti. L’ultimo in ordine di tempo è in corso a Londra in queste ore. Presenti Vialli e Federico Oliva, responsabile di York Capital per l’Europa, bocconiano nonché amico dello stesso ex attaccante blucerchiato. C’è però da dire, che Vialli non ha mai ammesso di essere parte della trattativa, anche se non lo ha mai smentito.
La distanza tra domanda e offerta, nelle ultime settimane pare essersi drasticamente ridotta. Ferrero, che continua a negare l’esistenza della trattativa, avrebbe abbassato le sue pretese (su consiglio di Romei). La trattativa si potrebbe chiudere tra i 100 e i 120 milioni, purché il denaro sia versato cash. York Capital sarebbe arrivata fino a 90 milioni, ma dovrà spingersi oltre per mettere le mani sulla società blucerchiata.
Ferrero del resto ha pochi margini di manovra e parecchi problemi finanziari. Nello scorso novembre, in esecuzione dell’ordinanza del Gip di Roma, la Guardia di Finanza gli aveva sequestrato beni e denaro per un valore di 2 milioni e 600mila euro. Sequestro in seguito annullato. Le ipotesi di reato contestate erano, a vario titolo, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, appropriazione indebita, autoriciclaggio, truffa e impiego di denaro di provenienza illecita. La vicenda riguardava anche la Sampdoria, poichè Ferrero era sospettato di aver distratto fondi dalla società blucerchiata, (1 milione 200 mila euro, parte del denaro proveniente dalla cessione al West Ham, nell’estate 2015, del centrocampista Pedro Obiang) con l’obiettivo, secondo il gip, di ripianare i debiti personali e finanziare due società di produzione cinematografica.
Altre somme distratte dal bilancio della Samp, sarebbero servite per acquistare un immobile di pregio a Firenze. In realtà Ferrero, che si professa innocente ed estraneo alle accuse rivoltegli, da tempo non si dedica alla produzione di film. L’ultimo lavoro,“Le Frise ignoranti”, risale al 2015.
Ma se dovesse condurre in porto la cessione della doria, il produttore romano avrà tutto il tempo per tornare a dedicarsi al cinema. A meno che non decidesse di reinvestire parte del denaro ottenuto da York Capital Management, nell’acquisto del Palermo calcio, visto che Preziosi sembra essersi defilato dopo aver smentito ogni interesse per il club di Viale del Fante, nonostante le dichiarazioni di Foschi che lo tiravano in ballo come possibile acquirente.
Ferrero vanta comunque dei risultati apprezzabili nel mondo del calcio sia dal punto di vista economico che dei risultati in campo. Ha risanato i conti della società doriana, che oggi ha un debito molto contenuto e riferibile per la maggior parte (una ventina di milioni) al mutuo concesso dal Credito Sportivo per l’ampliamento del centro sportivo di Bogliasco. Altro impegno finanziario imminente, in simbiosi col Genoa, è la ristrutturazione dello stadio Luigi Ferraris, per un costo stimato in 30 milioni da dividere al 50% tra i due club.
Il valore della rosa blucerchiata è aumentato di almeno tre volte, nonostante le importanti plusvalenze realizzate attraverso la cessione di calciatori del calibro di Skriniar, (15 milioni) Schick (40), Zapata (26), Muriel (20), compensate parzialmente dagli acquisti di Caprari (12 milioni), Praet (10 milioni), Audero (20), Colley (10), Murru (8). I vari Linetty, Kownacki, Bereszynski, Andersen sono costati circa 10 milioni in totale, ma se in estate dovessero finire sul mercato (il belga e il danese quasi certamente) frutterebbero almeno quattro volte tanto.
Anche dal punto di vista dei risultati sportivi, la Sampdoria sotto la gestione Ferrero ha poco da recriminare, mettendo insieme un settimo posto con qualificazione in Europa League, un tredicesimo posto e due decimi posti negli ultimi due anni. Attualmente la società genovese è nona in classifica con 42 punti ed in corsa per un piazzamento nelle coppe europee.
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