Daniele Di Donato “Il mio finale di carriera in un Cittadella-Palermo. Un segno del destino”
Il doppio ex presenta la sfida di sabato raccontando la sua vita in rosanero. Aneddoti ed episodi da Toni a Grosso: “Mi sarebbe piaciuto riallacciare il rapporto con il club. Non sono
mai stato contattato”
“In ritiro mi ritrovai in camera con Corini. Allenatore in campo, un predestinato. Sembra così serio ma fidatevi, scherzare piace anche a lui“.
“I rosa possono essere la mina vagante dei play-off ma occhio ai veneti. Società seria e squadra che non ha nulla da perdere“.
“Mandarmi via dopo la promozione in serie A fu una scelta di Zamparini. Io sarei rimasto anche per una sola presenza“.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
L’articolo di Salvatore Geraci
Daniele Di Donato quasi 9 anni fa, giocava una delle sue ultime partite in carriera proprio contro il suo ex Palermo. 14 minuti sul terreno di gioco contro le aquile di Dybala, Belotti ed el Mudo Vazquez. Oggi l’ex giocatore rosa nativo di Giulianova allena il Latina. Durante l’intervista ha raccontato aneddoti, come ad esempio il ritrovarsi in stanza durante un ritiro con l’attuale tecnico del Palermo Eugenio Corini: che, racconta Di Donato, è serio ma sa benissimo scherzare. Ha inoltre aggiunto che è stato bravissimo in questa stagione a ricostruire la formazione e a superare le difficoltà con la squadra del capoluogo siciliano.
Per quanto riguarda invece il suo periodo a Palermo, ha paragonato il clima che si viva in città a quello del Napoli attuale, con la città in festa. Indimenticabile per lui la “Filippini band” piuttosto che Guidolin o Foschi o Zamparini e la città tappezzata come se ci fosse una grandissima festa. Ha voluto poi elogiare il lavoro fatto sin qui da Grosso con il Frosinone e del rapporto con Zauli (incontrato pochissimo tempo fa).
Di Donato ha poi definito Baldini “[…]uomo con la U maiuscola”. L’attuale allenatore del Latina ha in seguito parlato di Luca Toni definendolo “…un bomber da leggenda”. Successivamente ha parlato del suo approdo a Palermo e di quanto fosse affascinato da questi colori. Ha voluto anche ricordare la promozione che ottenne con le aquile dalla C alla B e la sofferenza nei minuti finali con il Messina che avrebbe potuto superare i rosa. Ma il rigore sbagliato da Vittorio Torino chiuse definitivamente i giochi per i peloritani.
Di Donato ha espresso il proprio parere sulle possibili squadre che quest’anno approderanno in A (oltre al Frosinone), parlando bene di Genoa, Bari, la sorpresa Sudtirol, il Parma e il Pisa. Il Palermo per lui è invece la mina vagante dei play-off. E sulla prossima partita tra Cittadella e rosanero ha definito non semplice la partita al Tombolato, perché i veneti non hanno nulla da perdere. Infine Di Donato avrebbe voluto riallacciare i rapporti con il club di Viale del Fante soprattutto per rimanere nel settore giovanile, non venendo mai contattato però. In futuro ha detto “Chi non vorrebbe venire a Palermo? Sta a me farmi notare”.
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