Serie B – Sono passati quattro anni da quel Pescara-Palermo eppure sembra un’eternità…
Quasi quattro anni fa, esattamente il 3 aprile del 2019 il Palermo perdeva malamente a Pescara per 3-2 sganciandosi definitivamente dal treno per la serie A e proseguendo la sua lenta agonia verso un fallimento annunciato da tempo.
Una primavera, quella del 2019, che segnerà l’inizio del precipizio definitivo, sullo sfondo di un ambiente intossicato e deluso e un Barbara desolatamente sempre più vuoto. Una società ormai al collasso, soffocata dai debiti, esalerà il suo ultimo respiro da lì a poco.
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Da Pescara a Parma il nuovo Palermo della rinascita in serie D giocherà adesso uno scontro diretto per i play-off con quasi 3.400 tifosi entusiasti al seguito, record stagionale di presenze in trasferta. Un Palermo capace di scalare le serie minori per riapprodare nel calcio che conta. Un Palermo oggi in mano ad uno dei più importanti gruppi calcistici al mondo.
Sembra passata un’eternità da quella maledetta primavera eppure sono solo 4 anni, un periodo di tempo non così ampio se immaginiamo come si era ridotta la Palermo calcistica, costretta a giocare in campi polverosi di provincia, senza un campo di allenamento che non fosse il sintetico di qualche impianto privato cittadino.
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Oggi è tutto un altro mondo …
Oggi invece è in costruzione un centro di allenamento tutto della squadra rosa, si chiamerà Palermo Football Academy perché adesso la proprietà è inglese e ha degli standard per i campi di allenamento delle proprie squadre, che vuole esportare anche in terra siciliana.
Per non parlare dei quasi 12 mila abbonati in serie B (dobbiamo risalire alla prima promozione in serie A dell’era Zamparini per ritrovare un dato simile), della terza media spettatori in serie B dopo Bari e Genova, dei ripetuti sold out nei settori ospiti in trasferta, delle figure dirigenziali di primo piano che oggi guidano la società rosanero e potremo continuare…
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Sembra davvero passata un’eternità, da una primavera di declino senza nessuna prospettiva all’orizzonte ad una primavera di entusiasmo e obiettivi sfidanti che lasciano sognare la tifoseria. Da una società piena zeppa di problemi ad una società in salute che ogni giorno aggiunge un mattoncino ad un progetto ambizioso.
Quattro anni per risorgere e oggi possiamo dirlo a gran voce che siamo risorti come l’araba fenice dalle nostre ceniri, al di là di cosa accadrà questo pomeriggio e in questo campionato, al di là se si giocheranno i play-off o meno, memori di ciò che è stato e di dove siamo arrivati.
(David Majorca)
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