Cosenza, è l’ora di Micai: adesso i silani sono diventati imbattibili
La tradizione più ricorrente in quel di Cosenza, sin dalla stagione di ritorno in Serie B nel 2018/19, è quella di rinascere dalle proprie ceneri nella seconda parte di campionato, cominciando a macinare punti su punti che poi possano permettere ai silani di rimanere in cadetteria anche per la stagione successiva. Quest’anno il copione non è stato diverso: oltre all’esplosione del giovane Nasti, i motivi sono identificabili anche nel mercato di riparazione.
Con Marson e Matosevic che non convincevano, la dirigenza ha voluto regalare a mister Viali un nuovo portiere, che potesse garantire una sicurezza difensiva maggiore ai compagni di reparto. Gennaio allora ha portato nella città calabra Alessandro Micai, uno dei trascinatori di questo Cosenza 2.0 del girone di ritorno. Prestazioni importanti e sicurezza da vendere: l’estremo difensore in arrivo dalla Salernitana è un habitué della categoria, la pozione magica per risanare il passivo dei gol subiti della formazione calabrese.
Cosenza, cambio di passo importante: tre clean sheet consecutivi per Micai
Nonostante la posizione di classifica possa fare pensare altro, il Cosenza allo stato attuale è una delle squadre più difficili da affrontare. Sia per la metamorfosi che la squadra silana mette in atto nel passaggio tra girone d’andata e quello di ritorno, sia per la scoperta del talento del baby prodigio Marco Nasti, la sfida che il Palermo affronterà nella serata di Pasquetta giorno 10 aprile sarà tutt’altro che abbordabile.
Il punto di forza dei rossoblù, però, sembrerebbe essere un altro. Nelle ultime tre vittorie contro Spal, Frosinone e Pisa, è presente un denominatore comune: il numero di gol subiti, zero. Tre clean sheet consecutivi che attestano non solo il miglioramento in fase offensiva, ma anche e soprattutto quello in fase difensiva. Grande merito di ciò è da dare a Alessandro Micai, arrivato a gennaio dalla Salernitana dopo che si è ritrovato chiuso nelle gerarchie di Nicola prima e Sousa poi da Ochoa e Sepe. Il portiere ex Bari è però un estremo difensore adatto per la categoria, che riesce a dare il meglio di sé sotto pressione, mantenendo sempre una temperanza tale da conferire una sicurezza ulteriore a tutta la retroguardia.
I numeri di Micai: un fattore da quando è arrivato a Cosenza
Impiegato in 12 sfide, Micai ha tenuto la porta inviolata per ben 6 volte: media perfetta del 50%, inferiore in campionato solamente a Martinez del Genoa, Turati del Frosinone e Livieri del Pisa. Una grande differenza, però, è dettata dalla differenza del tasso tecnico delle squadre sopracitate con quello del Cosenza: un’altra grande prova del talento di Micai, che nel frattempo è già entrato nella storia dei calabresi. Il portiere ha infatti superato il suo collega Matosevic nella speciale classifica di porte inviolate stagionali nella storia del Cosenza: davanti a sé adesso ci sono solamente Wladimiro Falcone (9 nella stagione 2020/21) e Pietro Perina (12 nella stagione 2018/19). Con otto partite al termine del campionato nulla è ancora impossibile: i primi a voler guastare la festa all’estremo difensore silano saranno Brunori e soci, pronti a rifarsi subito dopo la disfatta di Parma.
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