Scrivo questo articolo mentre l’aereo prende il volo verso Roma (poi auto fino a Pescara) e simbolicamente immagino di prendere il volo verso una nuova speranza che non è quella a lungo termine della promozione ma molto più vicina nel tempo: vedere un Palermo diverso rispetto alle ultime trasferte, in termini di prestazione, e non quello di Crotone Venezia o Cosenza.
La speranza di non vedere la solita musica monotona e sterile ma finalmente una squadra gagliarda come purtroppo riesce ad essere soltanto per piccoli momenti di gara. Sono convinto che se il Palermo mantenesse per larghi tratti un atteggiamento determinato e combattivo, vincerebbe molte più partite che invece si sono stancamente concluse in parità.
Ecco questa è la prima speranza mentre l’aereo supera le nuvole e si stabilizza. Sono consapevole della delicatezza di questa ennesima trasferta della mia carriera, una gara che ahime vivrò col solito pathos aggravato dall’importanza della posta in palio, sia nel breve che nel lungo termine. Ma siccome non sono solo ma altri collaboratori della nostra testata TifosiPalermo mi accompagnano in Abruzzo, almeno potrò condividere con loro gioie o dolori. Non come tantissime altre volte in cui le emozioni del dopo gara (positive o negative) le ho dovute metabolizzare tutte dentro, nella solitudine di una stanza d’albergo e di un volo di ritorno.
Stellone ha ragione quando dice che se fossimo stati sesti e avessimo recuperato fino a meno 1 da Lecce, ci sarebbe un altro entusiasmo. Però la realtà è diametralmente opposta e cioè che eravamo primi con diversi punti di vantaggio e siamo terzi, ad inseguire. Normale che in città scatti la paura ed appaiano i fantasmi dello scorso anno. Anche perché, grazie a chi sappiamo esserne stato l’artefice, la situazione é anche peggiore dello scorso campionato. Quest’anno senza promozione sarà la fine. Non ci sarà un’altra B. Perché, diciamo la verità, anche in caso di A, i problemi non saranno automaticamente risolti. Troppe procure, troppi ispettori, troppi organi di controllo, procuratori (qualcuno ha già iniziato) su queste poveri carni rosanero.
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