Serie B, club a rischio iscrizione: oggi è il giorno decisivo

Serie B, club a rischio iscrizione: oggi è il giorno decisivo

La gestione di un club di calcio non è solo rosa e fiori. Possono esserci imprevisti e spiacevoli conseguenze che, al netto dei risultati sportivi, possono mettere fuori gioco società anche di un certo blasone. Testimonianza importante di ciò che sta succedendo lo abbiamo con le situazioni di Reggina e Sampdoria, che oggi sapranno il loro destino in merito all’iscrizione al campionato prossimo di Serie B.

Serie B, oggi è l’ultimo giorno per iscriversi: le situazioni di Sampdoria e Reggina

Si lavora intensamente sia a Genova che a Reggio Calabria, per cercare di regalare ai tifosi di Sampdoria e Reggina un posto al sole nella prossima Serie B. Per quanto riguarda i blucerchiati, filtra un certo ottimismo. Grazie a diverse misure finanziare come lo sblocco del prestito da parte del Tribunale, l’aumento di capitale e l’approvazione del bilancio del 2022, la società (che passerà nelle mani di Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi grazie al closing previsto entro settembre) si appresta a risanare tutti i suoi debiti entro oggi per potersi iscrivere al campionato di B, in modo tale da poter cercare di ritornare subito nella massima serie.

Discorso più complicato per quanto riguarda la Reggina: con Cellino alla porta, pronto ad approfittare di ogni passo falso commesso dai calabri per iscrivere tramite ripescaggio il suo Brescia, la squadra amaranto deve sborsare entro oggi ben 7,5 milioni di euro, ovvero la quantità di denaro non pagata dalla società tra stipendi e arretrati Irpef ed Inps. Saranno ore di attesa per i cuori reggini, ma anche per le Rondinelle: i bresciani, ovviamente, aspettano di capire se ci sono margini per il loro ripescaggio alla prossima B. In Serie C, aspetta il Trapani: in quanto vincitore dei play-off, i granata sarebbero tra le prime società a poter usufruire di un potenziale ripescaggio, anche se tra le grandi favorite dovrebbe esserci l’Atalanta Under 23, che prenderà il posto del Pordenone.