Perugia, presunto illecito contro il Benevento: quattro interrogati

Perugia, presunto illecito contro il Benevento: quattro interrogati

Continua a far parlare di sé la partita che ha chiuso il campionato di Perugia e Benevento e che, con il pareggio contemporaneo del Brescia in casa del Palermo, sanciva la retrocessione della squadra umbra. La partita aveva cambiato più volte risultato, pendendo prima dalla parte del Grifo e poi da quella delle Streghe, fino al 3-2 segnato in maniera molto dubbia da Kouan, che ha sfruttato una leggerezza abbastanza evidente della difesa campana.

Proprio riguardo a ciò, la Procura di Roma vuole sentire le parti incriminate per capire se ci sono gli estremi per dichiarare un presunto illecito sportivo tra le due parti, che si sarebbero accordate per fare si che la partita terminasse a favore del Perugia, a discapito di un Benevento già retrocesso.

Perugia, interrogati quattro membri del club: nel mirino la sfida contro il Benevento

In un Perugia ancora in battaglia legale con la Lega B per far si che possa essere ai nastri di partenza del prossimo campionato cadetto a discapito di una tra Reggina e Lecco, nonostante la retrocessione maturata nella stagione appena conclusa, un’altra gatta da pelare si palesa negli uffici del club umbro. Sono stati interrogati nelle ultime ore quattro membri della società: il presidente Santopadre, l’ex allenatore Fabrizio Castori e i giocatori Simone Santoro e Samuel Di Carmine.

La Procura non ha ancora finito con gli interrogatori: anche qualche tesserato del Benevento sarà ascoltato (uno tra tutti, il difensore Leverbe, principale fautore dell’errore difensivo) e anche lo stesso Kouan, l’uomo che aveva segnato l’ultimo gol della difficile stagione perugina. Come unica prova dell’illecito, gli 007 federali avrebbero deciso di approfondire, secondo CalcioGrifo.it, le riprese della partita, analizzando i labiali dei protagonisti del presunto misfatto.

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