La meglio gioventù in rosa: il Palermo è già nel futuro
Vasic, Desplanches e adesso Prati. In totale hanno 60 anni e il City Group punta su di loro.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola
L’articolo di Alessandro Geraci
Aljosa Vasic, Sebastiano Desplanches e adesso anche Matteo Prati.
Tutti insieme fanno 60 anni, che sommati sono veramente pochi e indicano la nuova strada intrapresa dal Palermo targato City Group, pronto a sposare la linea verde tracciando una rotta mai vista prima in viale del Fante. Per il settimo acquisto rosa sembrerebbe questione di tempo, il condizionale è d’obbligo se si torna indietro all’affaire Valencia, sfumato in un batter di ciglia. Fino alla firma nulla di ufficiale, ma i giochi sembrerebbero fatti per il
prodigio della Spal, in proiezione l’affare più oneroso nell’era City all’ombra di monte Pellegrino.
Palermo, ecco la linea verde del City Group: largo ai giovani
È la conferma della visione della holding di Mansur che nei giovani ha la
centralità del progetto, ma anche la possibilità di instaurare un circuito
di scambi utile all’accrescimento del capitale societario. Una decisione già presa negli altri club di proprietà del Group e nella passata stagione in rosanero, quando furono inseriti nell’ossatura della squadra di Corini interpreti come Gomes, ai tempi ventiduenne, e Buttaro (20), quest’ultimo tesoretto già trovato in formazione. E c’è anche Giuseppe
Aurelio (23), che sembrava dovesse attendere il suo turno in disparte dato il lungo contratto e invece è stato buttato dentro alla sua prima esperienza in B, attualmente unico terzino di ruolo a sinistra. Non si tratta di semplici under, ma di calciatori
pronti, molti già in Nazionale e in grado sin da subito di dare un contributo. I giovani devono studiare i meccanismi, partecipare attivamente alla vita del gruppo e soprattutto
giocare per creare il Palermo di domani. Una mentalità da associare al concetto di “cantera” di club big come il Barcellona.
Non solo Prati: è un Palermo pieno di talenti
Prati, ad esempio, è un mediano moderno che, nonostante abbia diciannovenne anni, ha già giocato in Serie B venti gare partendo in sordina ma diventando centrale nella
Spal e segnando anche contro Cittadella e Benevento. Prestazioni che
hanno attirato Carmine Nunziata, deciso a convocarlo nell’under20 azzurra per il Mondiale in cui ha fatto gol nel match d’esordio contro il Brasile. Al suo fianco c’era proprio il
ventenne Desplanches, che ha conquistato il “Guanto d’Oro” come miglior portiere della competizione.
Un cammino partito col botto quello dell’estremo difensore passato dalle giovanili dell’Inter al Milan. In rossonero la Uefa Youth League contro Porto, Atletico e Liverpool. E nelle prime convocazioni in A e Champions solo panchina, un premio da parte di Pioli che in lui aveva notato qualità uniche. Infine, il Vicenza.
Vasic, ventuno anni, invece, è già una realtà consolidata per il tecnico rosa che da lui vuole qualche invenzione e gol in più in una zona l’anno scorso mai del tutto prolifica. Il serbo-italiano paragonato a Tardelli è alla sua prima esperienza in B, ma ha fatto la trafila nel Padova da quando aveva nove anni ottenendo 57 presenze tra C e Coppa Italia.
Sarà un Palermo che guarda al futuro, quindi, con nuove e rinnovate prospettive. E intanto è arrivato anche il rinnovo di Soleri fino al 2026, che conferma la nuova “regola”.
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