Corini: “Scommesse? Nostro codice etico chiaro. La squadra vuole fare bene”

Eugenio Corini, allenatore del Palermo, è intervenuto in conferenza stampa a margine del match di domani sera contro lo Spezia di Alvini. La sfida, in programma alle ore 20:30, sarà valida per la decima giornata del campionato di Serie B. Ecco di seguito le dichiarazioni del tecnico rosanero.

Le parole di Corini

Il pensiero di Corini sul tecnico avversario, Massimiliano Alvini: “Fa giocare le sue squadre in maniera aggressiva, ha gente veloce e di qualità. Abbiamo lavorato molto sulla loro pressione e come fare ad essere equilibrati. Dovremo essere compatti, ed essere bravi a leggere le loro mosse. Non penso ai precedenti, ma solo a questa partita sapendo che Alvini è un buon allenatore e ha ottimi giocatori. Dobbiamo crescere sotto tanti punti di vista. Abbiamo fatto due tipologie di mercato, aggressivo fin dall’inizio e poi sul finale per limare la rosa, quindi abbiamo margini di miglioramento ulteriori. Ma è la mentalità che fa la differenza, li vedo molto compatti sulle cose che dico, ma ci sono state tante partite risolte sul finale e anche grazie ai subentrati. Questo farà la differenza in campionato e su questo dobbiamo lavorare”.

“”Sono passati vent’anni dalla promozione del 2004, la volontà è quella di fare un percorso e migliorare. Anche quella squadra, nonostante fosse forte, vinse dopo una lotta molto dura. Fu un campionato lungo ed estenuante, anche allora la squadra è migliorata a gennaio. Noi dobbiamo ancora far tanto per essere paragonati a quella squadra”.

“Scommesse? Noi abbiamo un codice etico ben chiaro e i giocatori sanno bene cosa fare e non fare. Non ci ha scosso, anche se ci dispiace che queste cose abbiano smosso il nostro mondo e il nostro sport. Bisogna ricordare che sono esseri umani e soprattutto giovani, che possono crescere e capire che possono recuperare da questa malattia, che un po’ è la malattia del secolo. Quando si parla del nostro ruolo, si parla di privilegio ma che si conquista giorno dopo giorno con la disciplina. È la continuità che ti fa crescere e fare una certa carriera. Dico sempre ai miei giocatori di non perdere la passione, ma di amare anche quello che si fa senza darle per scontato”.

“La convinzione è qualcosa che maturi e in queste settimane ho lavorato molto su questo. Ho visto un documentario su Tom Brady che è stato un ottimo quarterback. Che è d’ispirazione, perché sono i comportamenti e le parole a dare significato ad una persona. Rappresentiamo una squadra che ha voglia di far bene, e domani giochiamo davanti a tifosi che hanno la stessa voglia di tornare a sognare”

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