Palermo – All’inferno… senza ritorno
Ho voluto parafrasare il titolo di un notissimo film di guerra cult del 1955 (All’inferno e ritorno) per cercare di rendere bene l’idea sul viaggio che sta compiendo il Palermo di Corini nel campionato di serie B 2023/2024 dopo l’ennesima caduta della squadra ieri all’”Arena Garibaldi “ di Pisa; eh si perché pare che la Società si sia resa conto (vivaddio) che il nocchiero va sostituito prima che faccia del tutto affondare la barca.
Diciamo subito che è comunque già tardi perché l’esonero andava fatto alla fine di dicembre o al massimo durante l’ultima sosta per le nazionali per dare possibilità al nuovo prescelto allenatore di poter salvare il salvabile.
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Meglio tardi che mai …
Ciononostante, dopo aver assistito alla continua ricerca del nulla da parte dell’allenatore caparbiamente spalleggiato dalla società, tanto per restare dentro ai proverbi diciamo che “Meglio tardi che mai”, poiché l’umiliazione a cui la squadra è stata sottoposta ieri pomeriggio in toscana è di quelle che non possono essere tollerate nemmeno da chi ha sottovalutato il malcontento e la rivoluzione dell’ambiente rosanero, cioè tifosi ed appassionati, nel richiedere l’esonero del tecnico responsabile (ma anche i giocatori hanno fatto la loro parte) di questo assurdo, incomprensibile e sciagurato sistema di non gioco praticato.
I numeri impietosi delle ultime cinque gare, per non parlare delle precedenti partite già vinte e buttate al vento, parlano di 14 reti subite (quasi tre a partita) e otto fatte, media da retrocessione che hanno fatto si che anche i playoff sono adesso a rischio visto che la Sampdoria che sarà ospite al “Barbera” sabato prossimo, vincendo si porterebbe a sole tre lunghezze.
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Inoltre le voci di queste ore riferiscono di qualche difficoltà nel trovare un allenatore (e si chiacchera di Sottil, Grosso, Gattuso e chi più ne ha più ne metta), poiché pare che nessuno degli interpellati, con Grosso in pole, voglia fare da semplice traghettatore fino alla fine di questo campionato “Orribilis”.
E quindi il popolo rosanero si sta chiedendo quali sono i termini con i quali il City Group intende dare vita al cambio di allenatore visto che se è vero che le proposte sono per contratto a termine nel 2025, nessun allenatore pare sia disposto ad accettare.
Quindi a questo punto sarebbe meglio affidare la squadra all’allenatore della “Primavera” per arrivare alla fine di questo campionato da incubo considerando che “Cchiù scuru i menzannuotti un po fari” e prendere il nuovo allenatore ad inizio della nuova stagione tenendo presente che almeno il 65% di questi giocatori va cambiato e dandogli la possibilità di aprire un ciclo che possa portare il Palermo in serie A in un tempo accettabile così come la società “afferma” di voler fare.
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Non ci resta che aspettare poiché è presumibile che nelle prossime ore in un modo o nell’altro questa situazione va comunque risolta sperando positivamente sia per il futuro allenatore che per l’ambiente tutto.
Una cosa è certa: l’esonero di Corini non è più procrastinabile, e quindi tutte le strade sono buone purchè si metta fine a questo stillicidio.
Pino Abbate
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