Palermo, vorrei ma (per ora) non ce la faccio
Nell’ultimo scontro casalingo contro il Parma allenato da Pecchia, il Palermo ha sicuramente tenuto testa alla capolista della serie cadetta, ma la prestazione ha confermato alcune incertezze che circondano la squadra rosanero. Gli uomini di Mignani non riescono ancora a decollare e seppure il pareggio ha lasciato il Palermo ancorato al sesto posto in classifica, l’obiettivo di vincere i play-off come unico faro di una stagione altalenante appare ancora complesso.
Complici gli esperimenti del nuovo tecnico e un atteggiamento prudente della squadra, evidente anche nell’incontro di ieri, il Palermo ha generato poche azioni offensive e tiri nella porta avversaria. Sebbene si sia notato un miglioramento nel giro palla, rispetto alla gestione tecnica precedente, l’efficacia nel concludere le azioni è rimasta piuttosto limitata.
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Un aspetto positivo è stato il ritrovato equilibrio difensivo: dopo più di un mese, il Palermo non ha subito gol, dimostrando una maggiore compattezza e attenzione nei vari reparti, qualità già mostrate nelle precedenti due gare del tecnico Mignani con Sampdoria e Cosenza. Tuttavia, la mancanza di incisività nella ricerca della vittoria solleva dubbi legittimi sulle forti finali di questa stagione.
I numeri della gara perfetta sintesi
Un “vorrei ma non ce la faccio” insomma che è perfettamente sintetizzato dai numeri del match, con due soli tiri in porta per la squadra rosanero contro i quattro degli emiliani, comunque in giornata non brillantissima, nonostante un possesso palla in sostanziale equilibrio (leggero vantaggio dei parmensi con un 51% contro il 49% della squadra di casa).
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I tiri totali confermano questo andamento con i crociati in vantaggio con 14 tiri totali rispetto i 9 del Palermo, che risulta in vantaggio solo nel dato dei calci d’angolo avendone battuti 7 contro i 5 degli avversari, purtroppo ancora una volta senza grandissima efficacia.
Con l’avvicinarsi dei play-off, diventa chiaro che il Palermo dovrà fare i conti con le proprie lacune ed in tal senso la prossima partita, nuovamente tra le mura amiche contro la Reggiana, potrà essere l’occasione per sfoderare maggiore coraggio in fase offensiva e incassare i tre punti che in casa mancano da più di due mesi.
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Vincere è fondamentale
Dopo che l’opera di ricostruzione di Mignani avrà ridato serenità e compattezza definitiva a questa squadra, nella fase cruciale dei play-off, saranno la determinazione e la capacità di concretizzare le occasioni le qualità fondamentali per ottenere risultati positivi. La lotteria dei play-off richiede una mentalità vincente, freddezza e cinismo sottoporta, qualità che finora sembrano mancare al Palermo.
È tempo di riflessioni, sperimentazioni e correzioni per la squadra palermitana. Il cammino verso la Serie A tramite i play-off è ancora possibile, ma sarà necessario un cambio di passo e un impegno totale da parte di tutti. Solo così il Palermo potrà trasformare il suo vorrei ma non ce la faccio in vorrei e lo faccio, le sue ambizioni in realtà e centrare l’obiettivo tanto ambito.
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