Palermo, ricordi il 7 giugno 2003? A Lecce fu la fine di un sogno
L’inizio di giugno, nelle stagioni calcistiche che non prevedono Mondiali o Europei, è il periodo in cui i campionati emettono i loro verdetti. E così accadde nella Serie B 2002/2003, quando alla 38ma ed ultima giornata c’erano ancora due posti da assegnare per la promozione in Serie A. Non esistevano ancora i playoff, il salto di categoria spettava alle prime quattro classificate. La giornata era in programma sabato 7 giugno, con Sampdoria e Siena che avevano già festeggiato la matematica promozione. Al terzo e quarto posto, appaiate a quota 60 punti, c’erano Lecce ed Ancona. Il Palermo era quinto con 58 punti, ed era atteso proprio dal Lecce in trasferta. Con una vittoria, la squadra rosa avrebbe raggiunto una promozione che, per come era andato il campionato, sarebbe stata miracolosa.
Lecce-Palermo: una città in fermento, e poi una grande delusione
Era il primo Palermo di Maurizio Zamparini, che aveva comprato il club rosanero da Franco Sensi nell’estate del 2002, vendendo contemporaneamente il Venezia. Con una scelta a sorpresa, il presidente ed il ds Rino Foschi affidarono la squadra ad Ezio Glerean. Il giovane allenatore veneto aveva fatto parlare di sè al Cittadella per il suo calcio ultraoffensivo che si ispirava all’Olanda di Crujiff degli anni ’70. A Palermo non funzionò, e Glerean fu esonerato alla prima giornata dopo una sconfitta per 4-2 ad Ancona. Il suo posto fu preso da Daniele Arrigoni, che guidò la squadra rosa fra alti e bassi durante il girone di andata. Le due sconfitte consecutive di inizio febbraio contro Sampdoria ed Ancona furono fatali al tecnico romagnolo.
Il presidente Zamparini scelse infatti di sostituirlo con Nedo Sonetti, allenatore di grandissima esperienza, ma soprattutto uomo di un’eleganza di altri tempi. L’allenatore toscano debuttò con una sconfitta a Siena, dopo la quale il Palermo si trovò al 14mo posto in classifica. Da quel momento iniziò una cavalcata di 14 partite senza sconfitte, culminata nella vittoria casalinga per 2-0 contro il Verona. A quel punto, fra il Palermo e la Serie A c’era solo il Lecce di Delio Rossi. In quella settimana la città coltivò il sogno della promozione, e le strade si riempirono di bandiere rosanero. Furono montati dei maxischermi al Foro Italico e a Mondello, lo stadio di Lecce fu invaso da tifosi rosa.
La festa rinviata di un solo anno
Ma la favola non ebbe il lieto fine. Troppo forte ed esperto il Lecce, troppo scarico il Palermo che veniva da mesi di rincorsa. La partita non ebbe storia, con i giallorossi in vantaggio già al minuto 13 con Camorani. Nel secondo tempo la squadra rosa accennò una reazione, ma i giallorossi colpirono altre due volte con Giacomazzi e Bojinov. Finì con un rotondo 3-0, con il trionfo del Lecce e con i tifosi salentini che invasero anche il settore ospiti per consolare i sostenitori rosa e rinsaldare lo storico gemellaggio. La festa del Palermo, però, fu rinviata solo di un anno.
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