Lega B, la replica a Gravina sui tesseramenti degli extracomunitari
All’indomani dell’eliminazione agli ottavi di finale di Euro 2024 dell’Italia, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina ha toccato il tema sul tesseramento degli extracomunitari. Malgrado le pressioni fatte dai club di aumentare il numero dei tesseramenti, il numero uno del calcio italiano continua a far muro. Su questo tema, trattato nella conferenza stampa fatta insieme al CT Luciano Spalletti, Gravina ha tirato in ballo anche la Serie B, che come gli altri club spingerebbe per un aumento dei tesserati extracomunitari. Il presidente della Lega B non si è fatto attendere e con un comunicato ha voluto rispondere al presidente della FIGC.
Lega B contro Gravina sul tema dei tesseramenti degli extracomunitari
Le parole di Gravina: “Ci sono delle leggi nazionali e internazionali che impediscono di imporre certe scelte. E’ un fatto culturale e il fatto culturale passa attraverso alcuni numeri, abbiamo il 42-43% di giocatori selezionabili ma aldilà di questo dato stiamo resistendo strenuamente alla richiesta di tesserare extracomunitari e questo implica attacchi politici molto forti. Lo richiede anche un campionato di formazione come la Serie B. Non c’è l’atteggiamento culturale giusto per capire che bisogna puntare sul settore giovanile e sul vivaio. Ci sono delle resistenze al nostro interno e non ho la possibilità di cambiare qualcosa se non attraverso un comportamento di persuasione, di convincimento. Poi voglio precisare una cosa: tra me e la Politica non c’è alcun contrasto, c’è un confronto dialettico che c’è anche in Francia, in Spagna o in Inghilterra”.
La risposta di Balata con il comunicato della Lega B: “In relazione alle dichiarazioni del presidente Gabriele Gravina, la Lega B chiarisce che la richiesta di tesseramento di un extracomunitario direttamente dall’estero è parte di un progetto tecnico complessivo che prevede tra l’altro, rispetto al passato, un contingentamento effettivo del numero di stranieri militanti nel Campionato di Serie BKT.
Ciò contrariamente a quanto affermato dal presidente Gravina e perfettamente in linea con le politiche in atto dalla Lega B di valorizzazione dei giovani convocabili nelle nazionali italiane che consente, alle società che ne utilizzano di più, di ottenere nuove e maggiori risorse economiche.
Inoltre, risulta evidente come non è certo la Lega B ad aver ridotto le soste di campionato da tre a due per la nazionale“.
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