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Palermo, la 10 post-Miccoli è un tabù: eredità pesante per Ranocchia

Palermo Miccoli

Palermo, la 10 post-Miccoli è un tabù: eredità pesante per Ranocchia

Una delle più grandi novità di questo inizio di ritiro non riguarda l’aspetto tattico o il calciomercato, ma il passaggio della maglia numero 10 da Di Mariano a Ranocchia. La numerologia nel calcio ha un aspetto prettamente simbolico, a cui viene data tanta importanza specialmente dai tifosi che sognano, soprattutto da piccoli, di imitare le gesta di coloro di cui indossano la maglia. Un discorso che si amplifica se il numero in questione è il “10”, il numero del calcio, quello che indossano i campioni. Tuttavia al Palermo, la maglia numero 10 è diventata un tabù da quando Fabrizio Miccoli l’ha lasciata. A tal proposito coloro che ne hanno raccolto l’eredità non sono riusciti a ripetere quanto di buono fatto dall’ex capitano.

Palermo, i numeri 10 post-Miccoli

Era il maggio del 2013, quando Fabrizio Miccoli lasciava il Palermo definitivamente dopo non essere riuscito a salvare la squadra dalla retrocessione. Il “Romario del Salento” aveva abbandonato segnando il gol della bandiera nel match dell’ultima giornata contro il Parma. Da quel giorno in maglia rosanero si sono susseguiti un paio di giocatori che hanno indossato la 10, ma senza lasciare il segno nella memoria dei tifosi e nella storia del club.

Di Gennaro

Colui che ereditò la dieci proprio dal calciatore salentino fu Davide Di Gennaro. Il giocatore scuola Milan arrivò nell’estate del 2013 dallo Spezia. La sua esperienza durò una sola stagione, con la gioia della promozione. Tuttavia dopo una prima parte di campionato positiva, nella seconda è un po’ sparito collezionando 14 presenze e 2 gol.

La meteora Joao Silva e Hjliemark

Con il ritorno in Serie A nella stagione 2014-2015, il Palermo ebbe un numero 10 “invisibile”. Arrivato nell’ultima ora di mercato Joao Silva in rosanero ha visto il campo solo in uno spezzone di partita contro il Napoli e nulla in più, rescindendo il contratto nel 2015. Nell’estate dello stesso anno a Palermo fu lo svedese Hiljiemark a indossare la numero 10. Il centrocampista come molti altri non ha inciso molto, collezionando 53 presenze in due anni e segnando solo 4 gol.

Coronado e Trajkovski i 10 di Serie B

Negli anni precedenti al fallimento del 2019 la numero 10 è passata dalle spalle di Igor Coronado nella 2017/2018 e di Alexandar Trajkovski nel 2018/2019. Del primo si ricorda soprattutto il rigore fallito in Palermo-Cesena chiudendo le porte alla promozione diretta. Il secondo, prima partito con la 7 e la 8 all’inizio della sua avventura in rosanero, ereditò la 10 proprio dal brasiliano. A livello di traguardi raggiunti la sua esperienza a Palermo non fu un grande successo. Tuttavia ancora oggi il capoluogo siciliano è rimasto nel suo cuore, riuscendo anche a segnare il gol che ha estromesso l’Italia agli spareggi per il mondiale del 2022 con la sua Macedonia proprio al Renzo Barbera.

I 10 post-fallimento

Dopo il fallimento del 2019, in Serie D il Palermo scelse di affidare la maglia più pesante ad un giovane Rizzo Pinna, che però non riuscì a mantenere le aspettative che un numero di maglia del genere richiede. Nella stagione 2020/2021 è il turno di un altro giovane: Andrea Silipo, che nonostante la promozione nel 2022 con Baldini in panchina non si impose mai in maglia rosanero. Nell’anno del ritorno in B, la 10 è stata affidata ad un palermitano: Francesco Di Mariano. Il nipote di Totò Schillaci dopo due stagioni ha deciso di lasciarla a Filippo Ranocchia, che adesso avrà il duro compito di ridare lustro al numero più importante nel calcio.

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