Il famigerato “calcio d’agosto” è spesso considerato dai più un periodo di transizione, ma non può e non deve diventare un alibi per il Palermo, soprattutto in vista degli obiettivi dichiarati, anche se non (troppo) apertamente. La squadra si prepara a scendere in campo all’Arena Garibaldi R. Anconetani di Pisa (sabato, ore 20.30) con alcuni timidi segnali positivi emersi durante la pre-stagione, ma con qualche questione irrisolta.
Le incertezze che potevano essere comprensibili nelle prime due stagioni di questo nuovo corso devono ormai dissolversi. La partita di venerdì scorso a Brescia ha lasciato l’amaro in bocca evidenziando limiti che vanno oltre la semplice gestione tecnica. Se il primo tempo aveva mostrato un Palermo in controllo, la ripresa ha rivelato una preoccupante fragilità, sia mentale che fisica, con un crollo evidente delle prestazioni, sia collettive che individuali. C’è da lavorare.
Dionisi: “Brunori-Henry? Al momento non possono giocare insieme”
Sul campo Lund è apparso in difficoltà, dimostrando che non si può puntare l’intera stagione su un giocatore che non garantisce continuità per 38 partite. O anche pensare di non farlo rifiatare mai: la soluzione interna (Buttaro, Pierozzi o Ceccaroni) non convince troppo. Analogo capitolo per Nikolaou, privo di quelle certezze che la difesa centrale rosanero deve avere: il centrale ex Spezia al momento non ha ancora dato maggiori segnali di qualità e affidabilità rispetto al noto Ceccaroni. Brunori, dal canto suo, fatica ad adattarsi al modulo di Dionisi, riducendo drasticamente la sua incisività in attacco. Ed in fatto di attaccanti, il solo Henry come alternativa è davvero poco, pochissimo: urge un intervento importante dal mercato.
Il centrocampo, se perde intensità come nel secondo tempo contro il Brescia, si svuota di idee e di gioco, lasciando la squadra in balia degli avversari, specie sugli esterni, dove è evidente la necessità di rinforzi.
Calciomercato Palermo, inizia il countdown!
Le voci di mercato continuano a rincorrersi, con nomi di potenziali nuovi arrivi che potrebbero dare al Palermo quella spinta in più per evitare di essere solo una versione lievemente migliorata della squadra della scorsa stagione. Il tempo stringe e ogni giorno che passa rischia di complicare ulteriormente il lavoro di Dionisi, chiamato a trovare soluzioni in un gruppo che, sebbene rafforzato, necessita ancora di innesti di qualità.
Se l’obiettivo non dichiarato ma evidente è la promozione in Serie A, sarà indispensabile intervenire con 2-3 giocatori di categoria superiore. Il Palermo di Zamparini, al suo terzo anno di gestione, lottava e otteneva un posto in Europa. Con il City Football Group ora al timone, è lecito aspettarsi di più dopo tre anni di gestione, non semplicemente un miglioramento rispetto al sesto posto della scorsa stagione. Ma questo lo sanno pure loro.
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