Chiariamo subito che non si sta accusando o attaccando nessuno, è solo una riflessione.
Una considerazione che nasce dal vedere oggi lo stadio pieno e l’entusiasmo dei tempi passati che difficilmente, forse, rivedremo.
Un’idea che è nata intorno al ventesimo del primo tempo quando a Lecce ancora si pareggiava ed il pubblico spingeva i rosanero che infatti volavano come saette.
Due gol in 30 minuti con la gente ed il suo entusiasmo a spingere le gambe dei rosanero.
È stato un caso?
Non lo sappiamo, però è scattato questo pensiero: ma se questa stessa gente fosse venuta anche col Padova o lo Spezia, può darsi che il risultato sarebbe stato diverso?
Per carità è vero che la palla in gol non la mettono i tifosi dagli spalti però una spinta costante ed energica può fare tanto, può trasformare gambe e mente di calciatori perché da entusiasmo che attiva l’adrenalina.
Quelli che oggi, anche dopo mesi o anni, sono tornati allo stadio, si sono sentiti un po’ in colpa per non averlo fatto prima? E la società non poteva pensarci prima ad abbassare i prezzi?
Si dice corresponsabilità: in questa mancata promozione diretta le responsabilità sono da condividere a più livelli.
A cominciare ovviamente da…
Forse non hai capito che alla fine il Palermo con trentamila persone NON HA VINTO. E non hai ancora capito che l’anno scorso nelle stesse condizioni il Palermo non è salito. Per informazioni rivolgersi a quello di Vergiate