Anche Castrenze Guzzetta ha voluto dire la sua circa l’incredibile situazione giuridica del Palermo. L’ha fatto tramite i microfoni di Diretta Stadio in onda su Gold78: “Oggi si è conclusa una partita a scacchi che è iniziata un anno e mezzo fa tra la Procura di Palermo e il club Palermo. Ha vinto la Procura, che non potendo trovare la chiave d’entrata riguardo al fallimento, si concorda con la Procura Federale”.
“All’onor del vero, il Palermo viene da 7-8 anni di gestioni amministrative molto discutibili. Dopo la finale di Coppa Italia ci sono state gestioni fantasiose. Soprattutto il rigetto dell’istanza di fallimento del Tribunale di Palermo ha fatto credere a Zamparini di essere immortale. Lui ha pensato bene di continuare con queste farse, vedi gli inglesi”.
“La difesa basata sul rifiuto dell’istanza di fallimento da parte del Tribunale di Palermo è scorretta. Nella perizia che è andata a favore del Palermo, è specificato che il Palermo non presentava rischi di insolvenza. E’ come se la perizia tecnica non fosse entrata nel merito di altre situazioni. Non c’era la richiesta di verificare se i bilanci fossero veri, dunque non entrarono nel merito. Oggi si parla di falso in bilancio, che è tutta un’altra cosa”.
“Tuttavia c’è da dire che se dei periti esperti ci hanno messo mesi e mesi, come può una Procura Federale a decidere dopo soli 30 giorni. Come si fa ad avere la netta sensazione che il Palermo sia così drasticamente colpevole? E’ una sentenza troppo grave e il tempo che si sono presi è troppo poco”.
“Il ricorso al Tar? Non credo che ribalterà la sentenza del Consiglio Federale. Credo piuttosto che si stia giocando una partita sbagliata anche per i nuovi acquirenti. E’ inaccettabile lasciare al proprio posto il vero autore di tutto ciò: ovvero la De Angeli. La società è allo sbando e non capisco come la nuova società, strategicamente, abbia optato per il non allontanamento. Si da’ al mondo giudiziario un’immagine di continuità con Zamparini che non aiuta il lavoro dei legali del club rosanero”.
“Zamparini l’ha fatta franca e viene punito Giammarva che poverino è l’unico che non c’entra niente. La De Angeli è autrice dei bilanci incriminati. Gli autori del delitto ne escono puliti e chi ne paga è solo la società per responsabilità oggettiva, è il paradosso della giustizia”.
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