Palermo-Salernitana 0-1, le pagelle: disastro collettivo
È terminato al Renzo Barbera il match tra Palermo e Salernitana. Rosanero che escono dal manto di casa con uno 0-1. Ecco le pagelle del match, a cura della nostra Redazione.
Palermo-Salernitana 0-1: le pagelle del match
Portiere e difesa
Desplanches 5,5: sul tiro cross messo dentro da Tello non ha particolari colpe se non l’insicurezza di uscire su lanci del genere. Il pallone gli rimbalza davanti. Poi non si vede praticamente più.
Diakité 4: vive l’ennesimo pomeriggio da incubo. Sulla corsia vede i fantasmi con Braaf che quando accelera lo mette puntualmente in difficoltà. Arpiona pochi palloni quando riesce a non lasciarseli sfuggire, è impreciso nel servire in avanti i compagni e in fase offensiva è un ectoplasma.
Baniya 5: deve reggere l’urto contro un mastino come Simy e non sempre ha vita facile. Prova a combattere però in fase di costruzione pecca di precisione.
Nikolaou 5: fatica a tenere la posizione in difesa contro il gigante nigeriano che lo impegna e non poco dal punto di vista del dispendio di energie. Vuole iniziare l’azione più volte, ma più volte propone lanci che si perdono nel vuoto.
Lund 5: anche lui come tutta la linea di difesa e le fasce del Palermo è lento e macchinoso e preferisce scaricare all’indietro piuttosto che proporsi in avanti, anche perché la Salernitana è più aggressiva.
Centrocampo e attacco
Gomes 6: l’unico che prova realmente a dare una scossa a questa squadra spenta e soprattutto senz’anima in un pomeriggio complicato sul piano del gioco. Aggredisce gli avversari alzandosi molto, tanto da arrivare sino ad Amatucci in pressione. Esce bene con la palla tra i piedi in situazioni scomode e nella ripresa prova anche a segnare.
Le Douaron 4: partita che sarcasticamente potremmo definire sotto tono per lui che quando entra in possesso della palla sembra essere perennemente spaesato. Prova dribbling ma rimane sul posto, non riuscendo a superare avversari. Sul fondo ha l’opportunità di essere pericoloso almeno due volte: vanifica tutto. Dal 46′ Insigne 5: si vede di più del compagno sostituito ma la musica non cambia. Ha diverse opportunità per pareggiare i conti ma o spedisce alto o al lato.
Segre 5: partita nettamente in ombra. Poco presente nel vivo del gioco, viene oscurato dal centrocampo granata che lo aggredisce. Sulle seconde palle non ha mai la meglio e cosa più importante, spreca due occasioni d’oro. Una è praticamente un rigore in movimento che spedisce al lato. L’altra è un colpo di testa che termina non troppo distante dal palo di Sepe. Dal 46′ Saric 5,5: prova a metterci impegno e corsa ma non sempre è preciso nelle scelte. Si butta comunque in avanti.
Ranocchia 5: uno degli uomini con più qualità in mezzo, oggi si accende rarissime volte però imbuca un ottimo pallone per Segre che viene malamente sprecato. Poi pian piano si affievolisce il suo ritmo fino quasi a scomparire dal campo. Dal 63′ Verre 6: mette ordine in un reparto confuso e senza idee.
Di Mariano 5: cerca più volte il guizzo ma senza successo. Sulla fascia la Salernitana sa coprirsi e soprattutto raddoppia non concedendo alcuno spazio a Dionisi e i suoi. Uno dei pochi superstiti a rimanere in campo anche nella ripresa, non si accende. Dal 76′ Di Francesco 5: ha sui piedi il pallone del pareggio senza mezze misure. Lo tira in bocca a Sepe ed è il resoconto perfetto della partita imprecisa e prevedibile del Palermo.
Brunori 4: viene anche difficile attribuirgli un voto. Sarebbe da s.v. perché in campo la palla, non la vede mai. Non si abbassa, non prova a raccogliere la sfera e viene stretto dalla morsa granata che lo gestisce con una facilità disarmante. Dal 64′ Henry 6: entra e ci mette verve. Serve un pallone stupendo di sponda a Di Francesco che si divora la rete del pareggio.
Allenatore
Dionisi 4: mette in campo un Palermo confuso e senza idee che non ha la personalità di giocarsela contro una squadra più organizzata e più aggressiva, impantanata da tempo in risultati negativi e prestazioni opache ma che oggi è in totale controllo del match, almeno dal punto di vista tattico. I cambi servono a poco, la formazione rosanero zombeggia in campo.
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