Baldini, l’ultima trovata. Gli allenamenti bendati

Baldini, l’ultima trovata. Gli allenamenti bendati

L’intenzione dell’allenatore è di migliorare la tecnica dei giocatori, spinti così a essere più concentrati

Questi i titoli di TuttoSport, oggi in edicola.

L’articolo di Cristiano Tognoli sottolinea come Silvio Baldini è un allenatore visionario, capace di vincere campionati e ottenere salvezze in Serie A. Tuttavia, c’è chi lo ricorda principalmente per l’episodio del calcio nel sedere a Di Carlo, giudicandolo con superficialità e malafede. Chi invece lo ha conosciuto a fine anni Novanta, sa bene che è un tecnico innovativo. Già all’epoca introdusse allenamenti rivoluzionari, come l’undici contro zero per memorizzare gli schemi di gioco, e l’uso del fartlek per migliorare la preparazione atletica. Tecniche che oggi sono comuni tra gli allenatori, ma che Baldini fu tra i primi a sperimentare.

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La sua voglia di innovare non si è mai fermata, e quest’anno al Pescara ha introdotto gli allenamenti con gli occhi bendati. I giocatori si allenano con uno o entrambi gli occhi coperti, quasi in stile piratesco. Baldini crede che questa pratica aiuti i calciatori a migliorare il controllo palla, concentrandosi maggiormente sul gesto tecnico. In un contesto in cui si discute spesso del livello qualitativo dei calciatori italiani, che sembra scendere di anno in anno, Baldini va controcorrente, dimostrando che la qualità può essere allenata e non è necessariamente innata.

Se il problema è solo di carattere allora la soluzione è più semplice

I risultati gli stanno dando ragione: il Pescara è in vetta al girone B della Serie C, con 23 punti e una partita in meno rispetto a Ternana ed Entella, che seguono a due lunghezze. Solo il Pescara e il Padova (nel girone A) sono ancora imbattuti. Sebbene la squadra non abbia un attacco particolarmente prolifico (13 gol segnati), la difesa è solida, con solo 6 reti subite. In una piazza come Pescara, spesso in contrasto con il presidente Sebastiani, Baldini e i suoi giocatori hanno saputo riportare entusiasmo. Il tecnico toscano, a 66 anni, parla di “magia” e sogna addirittura di portare il Pescara in Serie A. L’era Zeman ormai sembra solo un ricordo lontano.

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