Brescia, Maran rimane. Cellino difende l’allenatore e punta il dito sui giocatori

Brescia, Maran rimane. Cellino difende l’allenatore e punta il dito sui giocatori

Dopo la sesta sconfitta in tredici partite, subita sabato scorso al Rigamonti contro il Cosenza, il futuro di Rolando Maran sulla panchina del Brescia sembrava ormai segnato. Tuttavia, a sorpresa, il presidente Massimo Cellino ha deciso di confermare l’allenatore, smontando le voci di esonero che circolavano dopo la deludente performance della squadra. In un’intervista rilasciata a Il Giornale di Brescia, Cellino ha chiarito la sua posizione: “Sapete che non sono uno che tiene gli allenatori per pietà. A Maran posso rimproverare alcune scelte, ma se pensiamo che il problema sia l’allenatore ci facciamo male. Non lo cambio con nessuno”. Il patron delle Rondinelle ha voluto mettere in luce la responsabilità dei giocatori, ritenendo che siano loro i principali responsabili del rendimento sotto le aspettative. Cellino ha continuato sottolineando la necessità di un cambio di mentalità e di atteggiamento da parte dei giocatori: “Abbiamo bisogno di mettere più energia nelle gambe e di sgobbare durante la sosta. Nell’ultima sosta, con tutti gli infortunati o acciaccati che avevamo, non abbiamo fatto un bel niente di quello che si doveva fare. Bisogna lavorare più seriamente di quanto fatto finora”.

Brescia, Cellino difende Maran: “Bisogna lavorare più seriamente”

Il presidente ha quindi spostato l’attenzione dalla figura dell’allenatore a quella della squadra, invitando i giocatori a prendere maggiori responsabilità e a prepararsi meglio per la ripresa del campionato. Nonostante la delusione per i risultati finora ottenuti, Cellino ha deciso di continuare con Maran, sperando che il tecnico riesca a risvegliare la giusta reazione dalla squadra in vista delle prossime sfide. Maran non è a rischio esonero, almeno per ora, e il focus del club è posto sulla necessità di un maggiore impegno da parte dei calciatori durante la sosta per evitare che la stagione prenda una piega ancora più negativa.

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