Nel primo pomeriggio, abbiamo contattato il noto giornalista esperto di serie B Nicola Binda,della Gazzetta dello Sport. Tanti sono stati i temi trattati: dalla decisione di ieri da parte del collegio del Coni, ai possibili scenari di giorno 23, dopo i quali, la sentenza sul caso Palermo sarà definitiva. Ecco la nostra intervista completa:
Partiamo dalla decisione di ieri da parte del Collegio del Coni. Si aspettava lei questo esito? Era preventivabile?
“No, io adesso faccio fatica a fare questo tipo di previsioni, in merito alla giustizia sportiva. Dico solo che la sospensione dei play-off doveva deciderla la Lega; è la Lega che deve garantire la regolarità delle competizioni e doveva aspettare il secondo grado di giudizio, come è stato per il Bari l’anno scorso o come tante volte successo anche in serie C. La Lega doveva aspettare la fine della vicenda. Il Collegio di garanzia del Coni è soltanto un passaggio in più, non incide molto. Doveva essere la Lega a sospendere tutto”.
Queste due decisioni, arrivati nel giro di due giorni, danno già un indicazione precisa di quella che sarà la sentenza di giorno 23? Lei non pensa che se gli organi competenti avessero avuto a cuore le sorti del Palermo, avrebbero già interrotto i play-off?
“Non si tratta di aiutare qualcuno, io credo che la sentenza di primo grado sia molto pesante,ciò non toglie che un giudice di secondo grado, per dare un parere deve darlo con un processo, non può darlo senza aver fatto discussioni in tribunale. Bisognava rispettare bene tutti i passaggi, come era la linea iniziale, poi invece è stato cambiato tutto all’ultimo momento; dopo la sentenza di primo grado tutto è precipitato. Tutto è stato fatto troppo velocemente e in maniera poco chiara e comunque dopo una sentenza così pesante si doveva aspettare il secondo grado”.
Il ricorso al TAR, quindi ad un tribunale ordinario, piuttosto che ad uno sportivo, avrebbe potuto cambiare lo scenario?
“Questo non lo so, la prassi prevede una serie di passaggi. Il TAR poteva dire: “non sei andato alla Corte Federale e quindi hai sbagliato”. Al TAR si potrà andare sicuramente in un secondo momento e il Palermo potrà far valere tutte le sue ragioni. Sicuramente la partita non è finita qui”
Pensa che Arkus potrebbe decidere di restare anche in caso di serie C, oppure sarebbe meglio dichiarare fallimento e ripartire dalla serie D senza debiti?
“Ma questo bisogna chiederlo ad Arkus, io non lo so. Arkus avrà fatto sicuramente i suoi conti e deve considerare che la serie C non garantisce una serie di entrate. Non so che disponibilità economica abbiano, quindi si devono fare dei conti. Mi auguro che quello che hanno fatto fino ad ora lo portino avanti; è chiaro che questa sentenza li abbia un pò spiazzati e quindi devono adesso valutare se è il caso di mollare o se hanno la forza di andare avanti”.
Su Sportitalia lei ha dichiarato: “c’è il rischio che io vada a La spezia e poi la partita venga annullata, una roba clamorosa”. A giudicare dalle sue dichiarazioni le chiedo se crede che gli esiti possibili per il 23 Maggio siano soltanto due, la serie B o la C, oppure crede che i play-off siano ancora possibili?
“La Corte Federale ha detto: i play-off si giocano, poi se la stessa dovesse cambiare l’esito, è chiaro che i play-off verrebbero annullati. Questa è una cosa assurda, perchè non c’è rispetto per i campionati, bisognava aspettare l’esito della Corte Federale e poi andare in campo, invece il fatto che loro dicano: “si faranno i play-off” è ancora l’ennesima dimostrazione di come i tribunali non abbiano rispetto per il calcio perchè anche arrivare a giudicare il Palermo soltanto adesso è una mancanza di rispetto; si poteva benissimo prendere una decisione 3 mesi fa. C’è questo eterno conflitto tra tribunali e calcio e quando questo conflitto finirà il calcio ne guadagnerà. Aggiungo che dispiace tantissimo quando una squadra viene esclusa dal campionato e subisce una sentenza del genere come il Palermo che doveva giocarsi la serie A e ora potrebbe finire in C. Dispiace per la gente e per i tifosi e per chi ha lavorato seriamente. La colpa è di chi ha portato avanti questa gestione, però quello che è successo in tribunale non ha portato chiarezza, sembra che sia stata una decisione più politica che tecnica”
Ci sono dei falsi in bilancio molto arretrati, che vanno dalla stagione 2014 al 2017. Le chiedo come mai ci si è accorti soltanto adesso di questi illeciti finanziari, per giunta prima di una partita importantissima e non prima? La Covisoc in tal senso può essere punibile?
“Chi l’ha detto che la Covisoc non se n’è accorta? Magari loro hanno espresso un parere al Consiglio Federale, ma poi alla fine sono questi ultimi a decidere. Forse avevano presegnalato qualcosa ma poi è il consiglio federale a decidere. Noi non conosciamo i pareri della Covisoc, non sappiamo se questi siano negativi o positivi, ma sicuramente poi il Consiglio Federale ha dato l’ok; forse c’erano dei conti sbagliati, ma non sempre quello che dice questo organo di controllo viene preso alla lettera. Voglio aggiungere una cosa: con la nuova Federcalcio il vento è cambiato, ci sarà molta più severità nei controlli e io mi auguro che quello che è successo al Palermo apra ad una nuova era. Mi auguro che in futuro se qualcuno ha dei problemi simili venga punito con lo stesso rigore, altrimenti non abbiamo concluso nulla. Se questa estate ci saranno squadre con delle irregolarità simili e non verranno punite con lo stesso rigore, allora siamo punto e a capo.
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