Alessandro Albanese, il nuovo presidente del Palermo Calcio, oggi si è nuovamente detto fiducioso in merito alla sentenza di secondo grado che verrà emanata nella giornata di giovedì. Infatti, ai microfoni dei colleghi di forzapalermo.it, ha voluto ribadire che “Le motivazioni della Corte di Cassazione avvalorano ancora di più la nostra tesi.”
Ecco le sue parole:
“Io voglio ricordare una cosa. Questa società con la precedente non c’entra niente, quindi è inutile parlare di responsabilità oggettiva: voglio precisare che nella fattispecie nessuno ha beneficiato di ciò che è successo, soprattutto la nuova proprietà o la squadra. Quindi il requisito dell’oggettività non mi convince e per questo in primo grado di giudizio ci attendevamo un verdetto differente. Inoltre la Cassazione ha ribadito che non vi è stato una colpa così grave da poter giustificare la retrocessione in serie C.
Lo ripeto, la nostra società non c’entra nulla con quella precedente e con i retropensieri non si emettono verdetti. Forse qualcuno che non conosce le carte può pensare ciò: c’è l’iscrizione alla Camera di Commercio in cui si vede chi è la nuova proprietà, i nuovi amministratori.
Nessuno di loro ha avuto a che fare con la proprietà di allora, ossia la famiglia Zamparini.
Mi sembra tutto alquanto palese e riscontrabile dalle carte, carta canta.
Conlcude Albanese
Le nostre speranze sono dettate non soltanto dalla passione e dal cuore, ma dalla convinzione di essere nel giusto. Pertanto stiamo andando avanti nelle nostre convinzioni.
Più che ottimismo il mio è un realismo suggerito dalla lettura delle carte. Ovviamente più si va avanti e più ci si rende conto che sarebbe opportuno fare una valutazione a tutto tondo.
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