C’è un’assenza sugli spalti del Barbera che fa rumore, un rumore assordante

Palermo – C’è un’assenza sugli spalti del Barbera che fa rumore, un rumore assordante

Capita alle volte che ci siano “assenze” che fanno rumore, tanto rumore. Anzi un rumore assordante come in questo caso. L’assenza di cui parliamo, dagli spalti del Renzo Barbera, è di quelle pesanti e non perché ci riferiamo al Dario Mirri presidente del Palermo ma perché l’assenza che non è passata inosservata è quella del Dario Mirri tifoso del Palermo.

Già quella del Dario Mirri presidente non potrebbe che dare il là a tanti interrogativi, dei quali tra un momento parleremo, ma quella del Dario Mirri tifoso lascia in qualche modo “sconcertati” ed il perché è presto spiegato.

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Palermo: l’assenza di Mirri

Parliamo di una persona, un tifoso vero che ha sempre seguito il Palermo in giro per l’Italia e per l’Europa e questo ben prima di assumere un ruolo ufficiale. Il suo amore per i colori rosanero non può certamente essere messo in dubbio e questo distacco, solo fisico ovviamente, è un segnale chiaro. Come chiarissimo è il distacco che si legge nel suo ruolo di presidente.

E’ ormai chiaro ed evidente che Mirri non condivida più nulla, e da tempo, di quelle che sono le scelte societarie. Scelte sulle quali lo stesso Mirri pur essendo presidente non ha alcuna voce in capitolo perché le stesse vengono prese in toto dall’azionista di maggioranza e quindi dai suoi rappresentanti sul territorio.

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Quante domande senza risposta

E dire che lo stesso Mirri qualche suggerimento su possibili obiettivi di mercato avrebbe pure provato a darlo, ma senza essere assolutamente ascoltato suggerendo nomi decisamente migliori, ma non era difficile ipotizzarlo, di quelli che poi sono arrivati alle falde del Monte Pellegrino.

E parliamo di giocatori che “ieri” sarebbero stati pagati una cifra ragionevole mentre “domani”, ovvero nel mercato di gennaio, nel quale almeno uno arriverà ma a cifre quasi decuplicate.

E allora, si chiedono in tanti, perché Mirri sta zitto e non parla? Beh semplice, ha comunque un ruolo in questa società nella quale ci sono, come abbiamo imparato in questi anni, delle direttive ben precise soprattutto in termini di comunicazione.

E allora, diranno adesso in tanti, perché non si dimette?
Beh questo non lo sappiamo, ma chissà che anche lui in cuor suo non si auguri che da Manchester si rendano conto che questa situazione è ormai insostenibile, e che quindi magari il Dario Mirri di turno non possa tornare utile quantomeno restituendo a questa squadra e società un pizzico di anima.

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