Società silente, Barbera assordante

Palermo – Società silente, Barbera assordante

Ad un silenzio assordante, quello della società, fa da contraltare un rumore mai come ieri così forte da essere, sicuramente, già arrivato a Manchester dove, ai tanti problemi che hanno in questo momento, tutto si aspettavano tranne che di dover avere a che fare anche con quelli enormi provenienti dalla lontana Sicilia. I cori, durissimi, dei tifosi, nella partita contro il Catanzaro hanno sancito una rottura come raramente si è registrata dalle parti del Monte Pellegrino tra società, squadra, staff tecnico e tifosi.

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Una rottura della quale non ci si potrà e non ci si dovrà limitare a prenderne atto perché i tifosi meritano rispetto e non parliamo di quello “finto” dimostrato con l’ormai triste pantomima dell’andare a fine partita sotto la curva a chiedere scusa.
I tifosi che, tra mille e più sacrifici, danno il loro amore incondizionato verso questi colori pretendono solo che con dedizione ed impegno gli stessi vengano rispettati da chi va in campo e li rappresenta. Peccato che questo da tanto, troppo tempo non sembra proprio avvenire.

Lo abbiamo detto e ripetuto tante, troppe volte, la sensazione che dà questa squadra, oltre a quella di essere tutto tranne che un gruppo unito che rema dalla stessa parte, è quella di tanti singoli che svolgono questo lavoro stancamente.
Come i classici, per usare uno stereotipo trito e ritrito, impiegati che sanno di dover fare le loro X ore lavorative giornaliere e che non vedono l’ora di tornare a casa a farsi i fatti propri con la partita che rappresenta quello straordinario che va fatto… che palle!!!

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Così non si va da nessuna parte ma qui purtroppo pare essersene accorti tutti tranne chi dovrebbe davvero vigilare o forse chi avrebbe questo compito non ha, più, la forza, o non ha mai avuto la vera legittimazione per svolgerlo. Urgono provvedimenti seri perché così una barca, come quella rosanero, che fa acqua da tutte le parti, rischia di affondare e siamo certi che neanche il ricchissimo Cfg può permetterselo.
Oggi la cosa più grave che cogliamo da più parti è una disaffezione, una rassegnazione che sta diventando preoccupante.

Ieri a fine partita nel piazzale antistante la tribuna centrale, la polizia era schierata in tenuta antisommossa temendo una pesante contestazione, ma alla fine c’erano solo loro. L’ennesimo segnale di quanto la gente sia davvero stanca di assistere a questo scempio. La speranza è che non si sia imboccata veramente una strada pericolosissima anche se la sensazione che oggi si ha è questa e solo intervenendo con decisioni forti, fortissime si possono evitare disastri irreparabili.
“Megghiu diri chi sacciu ca chi sapia”, qualcuno lo traduca a quelli di Manchester, ma faccia presto, anzi prestissimo perché è già tardi.

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