Prima volta con due punte, l’esperimento non paga

Palermo – Prima volta con due punte, l’esperimento non paga

Domenica l’inedito 4-4-2 non ha dato frutti, attaccanti sempre inconcludenti. Henry e Le Douaron sotto accusa

Questi i titoli del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.

L’articolo di Alessandro Arena

La scelta di Dionisi di schierare un attacco a due punte contro il Catanzaro, con Henry e Le Douaron titolari, non ha dato i frutti sperati e ha evidenziato ancora una volta le difficoltà del Palermo nel trovare la giusta incisività offensiva. Nonostante l’inserimento di Brunori e Insigne a metà ripresa, la manovra della squadra è diventata più confusa, con i fischi del pubblico del Barbera che hanno accompagnato i cambi, a testimonianza della sfiducia nei confronti dei giocatori e della campagna acquisti estiva.

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Henry ha lottato e cercato di sfruttare la sua fisicità, ma ha trovato difficoltà nei duelli aerei contro la difesa avversaria. Le Douaron, pur mettendo il suo timbro con l’assist per il gol del pareggio, ha mostrato ancora una volta la sua incostanza, con una ripresa anonima che ha messo in luce le sue difficoltà a integrarsi nel gioco tattico di Dionisi. Brunori, nonostante i suoi sforzi e il carisma che ha cercato di trasmettere alla squadra, ha accusato anche lui un calo di lucidità dopo il vantaggio del Catanzaro. Insigne, dal canto suo, continua a vivere un periodo negativo e non è riuscito a fare la differenza, nonostante fosse schierato in un ruolo centrale.

Il modulo a due punte, che doveva dare maggior peso all’attacco e sfruttare le fasce con Di Mariano e Di Francesco, non ha funzionato come previsto. La scelta di puntare su giocatori di statura medio-bassa in attacco ha facilitato il gioco del Catanzaro, che ha avuto vita facile nel difendere le palle alte e nel chiudere le linee di passaggio del Palermo. Il piano partita rosanero è finito per basarsi su lanci lunghi, una strategia che non ha portato ai risultati sperati.

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