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Bisogna svegliarsi alla svelta, altrimenti si rischia grosso

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Palermo – Bisogna svegliarsi alla svelta, altrimenti si rischia grosso

La frattura con i tifosi rischia di portare guai. Per sanarla bisogna vincere e diventare un vero gruppo

Nuovi messaggi alla squadra: annullati gli eventi con gli sponsor e festa natalizia solo per i dipendenti

 

Questi i titoli del Giornale di Sicilia, oggi in edicola, nell’editoriale di Luigi Butera

L’articolo sottolinea come il Palermo sta attraversando il momento più difficile da quando è stato acquisito dal City Football Group. La sconfitta contro il Catanzaro ha lasciato cicatrici profonde sulla classifica e ha acuito la frattura tra la squadra e i tifosi. La contestazione è diventata una costante, con la dirigenza, l’allenatore e i giocatori, accusati di essere altrettanto responsabili del disastro sportivo in corso. La squadra si trova al nono posto, fuori dalla zona play-off, e la situazione è preoccupante, con solo 21 punti in classifica e un rendimento insufficiente.

Società silente, Barbera assordante

C’è un’assenza sugli spalti del Barbera che fa rumore, un rumore assordante

Palermo come Bari: i playout non sono poi così lontani

La società non ha preso decisioni drastiche, ma la fiducia in Dionisi sembra essere meno solida rispetto a prima. Nonostante ciò, la priorità resta quella di risolvere i problemi sul campo, con l’allenatore che è chiamato a trovare soluzioni per evitare un ulteriore crollo. Se fino a qualche settimana fa si parlava di promozione, ora è necessario concentrarsi sulla salvezza, poiché la squadra rischia di finire invischiata nelle zone basse della classifica.

Palermo-Catanzaro 1-2, le pagelle: sufficienza per Brunori, Henry da dimenticare

La frattura con i tifosi è uno degli aspetti più critici della situazione. Il Barbera è diventato un ambiente ostile, e l’unico modo per ricucire il rapporto è che la squadra inizi finalmente a vincere e giocare da squadra. Il caso Brunori, mal gestito dalla dirigenza e dallo staff tecnico, ha esacerbato il malcontento. Il capitano, che inizialmente era stato criticato dopo Venezia, ora dal pubblico è visto come una possibile salvezza, ma solo per via di come è stata gestita la sua situazione.

Dionisi: “Sono il primo responsabile. Brunori? Aveva un problema al polpaccio”

Dionisi ha dichiarato di non voler dimettersi, ma la sua posizione sembra meno solida. Nel frattempo, circolano voci su possibili sostituti, anche se la società non ha ancora preso decisioni definitive. Per segnare un punto di svolta, la società ha preso misure drastiche, come il prolungamento del ritiro e l’assenza della squadra ad eventi con gli sponsor, un chiaro segnale di serietà e attenzione alla situazione. La stagione, sebbene non sia ancora compromessa, è su una brutta china e il rischio di peggiorare è tangibile.

 

 

Palermo-Catanzaro: 1-2. Immeritata ma urgono provvedimenti seri(C. Cangemi)

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