L’ex presidente: “Le motivazioni della Suprema Corte sulla vicenda Alyssa possono aiutare il Palermo”.
“Pretesi che Zamparini facesse i pagamenti e che le somme andassero a deconto del credito”.
“Mi dimisi solo per divergenze con la De Angeli, lei non faceva gli interessi della società
rosanero“.
Questo il titolo della Gazzetta dello Sport , oggi in edicola
Interessante intervista di Fabrizio Vitale con l’ex presidente Giammarva che, anche indirettamente, può essere di grande aiuto per la società rosanero ed i suoi legali che questo pomeriggio cercheranno di ribaltare la sentenza del Tribunale Federale. Della lunga intervista che potete trovare sulla Gazzetta, ve ne riportiamo alcuni passaggi:
“È un punto a favore della società..La sentenza della Cassazione ribalta il pezzo fondamentale della richiesta di fallimento del club, ovvero la relazione di Colaci, il perito della Procura, da cui era scaturita..Colaci aveva anche sbagliato le somme, facendo apparire un patrimonio netto negativo che invece era positivo di circa 2 milioni. Questa relazione che ha forviato, secondo me, i magistrati della Procura è stata sconfessata dalla Cassazione..
..il credito Alyssa non è fittizio, visto,tra l’altro, che ci sono stati già dei pagamenti. E di questo me ne prendo la paternità, perché ho preteso che Zamparini li facesse.
Quando sono andato via avevo messo i conti in sicurezza: avevamo risolto i problemi con l’Agenzia delle Entrate, ridotto i debiti, incassato un grosso pezzo del credito Alyssae e lì avevo preteso un accantonamento di 5 milioni a protezione di questo credito, che poi è stato tolto quando è stato approvato il bilancio il 30 giugno 2018..la signora De Angeli si sentiva molto legata a Zamparini che preferì tenere lei, piuttosto che fare rientrare me“.
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