La bilancia del giorno dopo

La bilancia del giorno dopo

Un Palermo dai due volti espugna l’Arechi di Salerno, scacciando per il momento le nubi sul futuro di Dionisi. Il gol nel finale dei padroni di casa stavolta non è stato il preludio per l’ennesima rimonta.

La partita

Le assenze di Verre (squalificato) e Di Francesco (infortunato, ne avrà per un po’) danno l’opportunità a Segre e Lund di rivedere il campo dal primo minuto.
Dopo due settimane non semplici a livello mentale, il Palermo parte bene e dopo dieci minuti comincia ad impensierire la porta di Christensen, prima con Brunori e poi con Segre e Gomes. L’undici di Dionisi ha gioco facile nel tenere palla e, complice una prestazione autorevole di Magnani, non lascia occasioni ai padroni di casa. Il vantaggio arriva con Brunori, assoluto protagonista della prima frazione, che prima conquista una punizione sulla zona sinistra dell’area di rigore, poi si fa toccare il pallone Blin e disegna una parabola col destro che finisce sotto l’incrocio più lontano, a replicare lo splendido secondo gol che aveva siglato a Parma nel dicembre 2023. La Salernitana non riesce a rispondere al colpo subito e subisce invece il raddoppio ad opera di Pohjanpalo che a tu per tu con Christensen firma il raddoppio su assist di Brunori, che aveva raccolto un pallone al limite dell’area dopo una progressione di Ceccaroni.

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Nella ripresa ci si attende una reazione della Salernitana e così accade. Gli ingressi di Tongya e Verde aggiungono tecnica e movimento tra le linee e non è un caso che le occasioni migliori sono per loro. Al 51’ Tongya rientra sul destro, salta Baniya e realizza un gol prontamente annullato per fuorigioco. Poi tocca all’ex Spezia prima prendere l’incrocio dei pali con un tiro a giro da fuori area e successivamente impegnare Audero con una conclusione verso il secondo palo da posizione decentrata.

Il Palermo pensa più a difendere e nella ripresa ha solo un’occasione con un tiro dai venti metri di Segre. Nel finale la Salernitana trova un gol, meritato per la reazione avuta nel secondo tempo, con Amatucci che gira in porta con un colpo di testa un cross dalla trequarti di Corazza. Il Palermo combatte gli ultimi minuti più con il terrore per l’ennesima doppia rimonta che per l’effettiva forza della Salernitana, che non è lo Spezia né la Cremonese, e si vede. Finisce così 1-2 all’Arechi.

Pro

L’approccio emotivo giusto alla partita dopo le ultime due settimane non era assolutamente scontato, anzi. Passati i primi dieci minuti il Palermo ha imposto la partita per tutto il primo tempo.

Smessi i panni di unico terminale offensivo, Matteo Brunori regala una prestazione di alto livello con gol, assist e tante giocate volte a legare la manovra offensiva come quasi fosse un n.10.

I tre punti in ottica playoff sono manna dal cielo. Complici le sconfitte di Cesena, Bari e Catanzaro, la classifica nella zona medio alta si è nuovamente accorciata.

Contro

Dopo un primo tempo di assoluto controllo e legittimato il doppio vantaggio, era prevedibile attendersi una reazione di nervi da parte granata che difatti è arrivata. Il Palermo non ha concesso molto e Audero ha dovuto compiere solo un paio di interventi, ma la sensazione è che la Salernitana avrebbe potuto riprendere la partita se fosse riuscita a dimezzare lo svantaggio un po’ prima del novantesimo. Il Palermo nella ripresa ha di fatto smesso di giocare, pensando soprattutto a difendere. Poco, come poi confermato dallo stesso Dionisi in conferenza post partita

La bilancia

La Bilancia del giorno dopo – I tre punti, sommati alle sconfitte di diverse competitor per la zona playoff, consentono al Palermo una settimana di lavoro un po’ più serena in attesa di ricevere la capolista Sassuolo già pronta per la festa promozione. Gli approcci dei due tempi giocati all’Arechi sono la fotografia fedele di una squadra tanto forte tanto poi capace di perdersi in un bicchiere d’acqua, come tante volte visto in questa stagione.

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