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Stefano Sorrentino: “Sono amareggiato, vedere il Palermo in D é triste. Ritorno? Il mio numero è sempre quello..”

during the Serie A match between SS Lazio and US Citta di Palermo at Stadio Olimpico on November 22, 2015 in Rome, Italy.

Palermo ormai rassegnato ad affrontare la serie D. Entro le 19 di oggi si dovrà presentare il ricorso e la risposta definitiva, arriverà giorno 12, quando la Figc, con ogni probabilità, ufficilaizzerà la mancata iscrizione del Palemro e la retrocessione in D.

Nel bel mezzo di questo inferno, a strappare un sorriso ai palermitani ci pensa Stefano Sorrentino, che ha difeso la porta rosanero per ben 3 anni, prima di passare al Chievo Verona. A “Zona Vostra” su Trm ha parlato l’ex portierone rosanero. Ecco cosa ha detto:

“Non fa piacere leggere la situazione del Palermo, sapete quanto sono legato al Palermo e ai palermitani. Mi dispiace non vedere più il Palermo a certi livelli. Quando c’ero io eravamo sempre borderline, qualcosa di strano si capiva ma sono andato via tre anni fa e per tre anni il Palermo è stato vivo e presente e ha lottato per vincere il campionato di Serie B, se fosse salito in Serie A l’anno scorso o quest’anno probabilmente adesso parleremmo di altro. Se ho trovato una nuova squadra? No, sono a casa e mi alleno da solo in Liguria. Se entro il 18 luglio non arriverà nessuna chiamata mi allenerò con gli svincolati a Coverciano”, ha dichiarato Sorrentino, intervistato ai microfoni di ‘Zona Vostra’, in onda su Trm.

Su un suo possibile ritorno: “Ad oggi il Palermo deve pensare a ricostruirsi, a rinascere, e una volta rinato io sono qua, il mio numero è sempre lo stesso. Le regole della Serie A sono le stesse della D, la porta è alte e lunga uguale. Ho fatto sempre scelte di cuore, non di categoria o economiche. Il palermitano ha sofferto tanto, in un periodo di crisi è giusto mettere un punto e ripartire. Mi auguro, avendo il Palermo nel cuore, che il Palermo trovi persone serie che abbiano dei programmi e inizino a fare delle cose serie. I calciatori passano, ma i tifosi e la maglia rimane. Il mio pensiero va a tutti i magazzinieri, le signore della pulizia, gli addetti ai lavori che hanno dedicato la propria vita al Palermo Calcio che si ritroveranno adesso senza lavoro. Sarebbe giusto ripartire da tutte quelle persone. Poi io sono qua, se dovesse essere… a me non spaventa nulla”