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Escl – Marino: “Ecco come mi sono lasciato con Lucchesi. Tuttolomondo?…”

Parla Pasquale Marino: ormai ex tecnico del Palermo, Marino ha parlato ai nostri microfoni del suo rapporto con Lucchesi e Tuttolomondo e di come si è lasciato con la vecchia società. L’allenatore marsalese ha voluto esprimere pure un pensiero per quei dipendenti che ora si trovano in difficoltà.

Marino, intanto le chiedo se lei aveva mai avuto sentore di queste problematiche. Ha mai pensato – qua c’è qualcosa che non va -, oppure Lucchesi le ha mai detto che c’erano gravi problemi finanziari?

“Beh, sicuramente sapevo che ci potevano essere delle difficoltà economiche ma mai avrei immaginato fino a questo punto. Sapevo che la società avrebbe dovuto ridimensionare i costi e magari avremmo fatto un campionato non di vertice, come negli ultimi anni ma provando a valorizzare dei giovani, ma onestamente non avrei mai creduto che si arrivasse alla non iscrizione e al fallimento”.

In virtù di quanto successo, qual è il suo rapporto con Lucchesi? Come vi siete lasciati?

“Ovviamente dopo quello che è successo ci siamo lasciati male. E’ una brutta situazione e a me dispiace tantissimo sia da un punto di vista sportivo che umano. Anche perchè oltre al titolo sportivo perso, sono rimaste a casa tante persone che lavoravano per questa società e che oggi nonostante una rinascita potrebbero avere delle difficoltà ad essere assunti. Dunque sono doppiamente amareggiato”.

Parlando sempre di Lucchesi, avevate cominciato a parlare di mercato? Lei credeva di essere davvero vicino a qualche obiettivo? 

“Si avevamo già cominciato a parare di mercato. Io infatti non credevo che ci si riducesse così. All’onor del vero comunque, non mi sentivo già vicino a un acquisto, perchè proprio in attesa del 24 giugno e dell’iscrizione avevamo bloccato un po’ tutte le operazioni”.

Immagino che per lei da siciliano allenare il Palermo era il massimo. Ha mai pensato di rimanere anche in D o comunque le è stato proposto?

“Come giò ho detto più volte, per me era veramente straordinario allenare qui. Per un siciliano poter allenare nella propria terra è veramente bellissimo. Purtroppo è successo quello che è successo. Io comunque non sono rimasto in D perchè trovo corretto che alleni chi queste categorie le conosce e le ha fatte diverse volte negli ultimi anni. Anche perchè non è semplice e non basta comprare gente di categorie superiori per vincere”.

Mister, in conclusione ci dica qual era il suo rapporto coi Tuttolomondo? E soprattutto, lei quando ha saputo della mancata iscrizione?

“Io non avevo nessun rapporto con loro. La proprietà l’ho vista una volta quando sono stato presentato qui a Palermo e poi ho avuto solo in un’occasione un contatto telefonico. Il mio riferimento era Lucchesi, mi interfacciavo con lui. Io l’ho saputo come tutti gli altri anche se giorno 24 avevo capito che c’era qualcosa che non andava. Le ore erano molto frenetiche e avevo intuito che c’erano dei problemi”.

Infine, quali sono i suoi programmi per il futuro? Ha già voglia di tornare in panchina?

“Si, devo dire che anche dopo Palermo qualcosa si era mossa però ho preferito aspettare. Sono libero e aspetto l’offerta giusta ma sono convinto che quest’anno si presenterà ancora qualcosa di interessante”.